Hannibal, l’Ibis eremita che ad aprile aveva fatto il nido in un palazzo di Roma, è stato colpito da un’arma da fuoco impugnata da un bracconiere ed è ora molto grave. La notizia è stata diffusa dall’Enpa, che ha sottolineato la gravità dell’episodio anche alla luce della rarità degli Ibis eremita: si tratta di una specie ormai quasi estinta, inserita nella lista rossa dell’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) come in gravissimo pericolo.
«Apprendiamo da “Bentornato Ibis”, organizzazione di tutela ambientale, che Hannibal è stata colpita da un'arma da fuoco dai bracconieri mentre era in un campo nei pressi di Sabaudia e che il Reparto Carabinieri del Parco Nazionale del Circeo l'ha trovata gravemente ferita – ha reso noto l’Enpa – Grazie all'intervento dei Carabinieri e di Bentornato Ibis Hannibal è stata salvata ma probabilmente non tornerà più a volare».
Poi l'associazione ha rivolto per l'ennesima volta una richiesta urgente al Governo affinché prenda provvedimenti concreti contro il bracconaggio, una pratica non solo illegale, ma pericolosa anche per gli essere umani, che in Italia costa la vita a milioni di uccelli ogni anno: «Siamo sorvegliati speciali ma le nuove sanzioni anti bracconaggio non sono ancora mai state varate – sottolinea l’Enpa – Una responsabilità politica pesantissima che il Governo Draghi deve superare con un provvedimento immediato nei confronti di chi si macchia di un delitto così odioso. Il volo spezzato di Hannibal è una vergogna! Che altro dobbiamo aspettare per varare le nuove sanzioni contro il bracconaggio?».
Hannibal è stata con tutta probabilità colpita da un fucile caricato a pallini, che le ha gravemente danneggiato l’ala. Il suo destino sarà dunque quello di vivere in cattività, perché impossibilitata a migrare e a vivere in natura. Lo scorso aprile insieme con Smudo, un'altra femmina, aveva deposto le uova sul tetto del palazzo WindTre a Parco de’ Medici. Erano intervenuti gli operatori dell’Enpa e del Wwf , che li avevano identificati: dotati di trasmettitori Gps, fanno parte del programma Reason of Hope, coordinato dal Waldrappteam, un progetto dell'Unione Europea (LIFE+ Biodiversità) che coinvolge diversi partner in Austria, in Italia e in Germania e che punta a riportare la specie in Europa.
L’Ibis eremita (geronticus eremita) è un uccello che un tempo era diffuso in tutto il bacino mediterraneo, dall'Europa meridionale al nord Africa al Medio Oriente. Attualmente, proprio a causa del bracconaggio, delle modifiche dei loro habitat e dell'uso dei fitofarmaci in agricoltura, rimangono soltanto cinquecento esemplari al mondo di cui si è a conoscenza, localizzati prevalentemente in Marocco.
Il primo rapporto della della Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals (CMS), l’organo internazionale che si occupa di coordinare le attività di conservazione e tutela delle specie migratorie e dei loro habitat, aveva già evidenziato i danni prodotti dal bracconaggio sia sugli ecosistemi sia sull’uomo: oltre a portare a un “drastico declino e all’estinzione della popolazione di numerosi mammiferi terrestri migratori” aumenta anche il rischio di malattie zootecniche, e cioè di quelle patologiche che dagli animali passano all’uomo.