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22 Maggio 2023
16:53

Un biancone in difficoltà accerchiato da uno stormo di cornacchie è stato salvato a Roma

Il rapace, nel pieno della migrazione, è stato vittima del cosiddetto "mobbing" ed è atterrato scompostamente in mezzo a un parcheggio in zona Bravetta. Salvato da alcuni passanti, è stato affidato alle cure della Lipu.

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Accerchiato da un gruppo di cornacchie, esausto dopo la migrazione, è atterrato scompostamente in strada e ha cercato rifugio dietro alcune auto parcheggiate. Fortunatamente il rapace, un bellissimo esemplare di biancone, è stato notato da alcuni passanti che lo hanno messo in sicurezza e poi hanno avvisato la Lipu. L’episodio è accaduto in via dei Barbo, a Roma, nel quartiere Bravetta, a poca distanza dalla riserva naturale dei Casali, e come detto ha avuto come protagonista un biancone, un rapace migratore che nel periodo primaverile affronta il lungo ed estenuante viaggio dall’Africa Subsahariana.

Arrivato all’altezza di Roma, come spiegano dal centro di recupero fauna selvatica della Lipu, ha ceduto: «Probabilmente sfinito dal lunghissimo viaggio, iniziato nel continente africano e reso più faticoso dalle condizioni meteorologiche avverse, non è stato in grado di difendersi dall'insistente mobbing di uno stormo di cornacchie, che in questo periodo riproduttivo sono particolarmente aggressive nella difesa del territorio», hanno spiegato gli esperti del centro.

Il biancone è stato recuperato da alcuni cittadini che lo hanno visto fermo a bordo strada e lo hanno messo in sicurezza, in una scatola di cartone che hanno poi consegnato ai  guardiaparco di Roma Natura. Il rapace è stato quindi portato al CRFS della Lipu, dove è stato curato e preparato per la liberazione in un ambiente compatibile della campagna romana. L'ultima operazione è stata l'applicazione di un anello di marcatura, che permetterà agli ornitologi di identificare l'esemplare in caso di futuri avvistamenti: «Appena dopo la liberazione ha sorvolato un campo con il suo tipico volo planato che gli permette di cercare prede, in particolare serpenti, al suolo: è in ottima forma», hanno confermato gli esperti della Lipu.

Il biancone (Circaetus gallicus) è infatti chiamato anche "aquila dei serpenti", un soprannome che gli è stato dato per una sua peculiarità, ovvero il fatto che si nutre quasi esclusivamente di serpenti. È una specie che si trova in tutto il bacino del Mediterraneo, in Russia e Medio Oriente, e in molte parti dell'Asia, spingendosi fino alle isole indonesiane. Le popolazioni che abitano l'Europa migrano principalmente nell'Africa subsahariana a nord dell'equatore, partendo tra settembre e ottobre e tornando tra aprile e maggio, mentre in Oriente le popolazioni sono stanziali. Sebbene non sia in pericolo d'estinzione secondo la IUCN, è una specie abbastanza difficile da avvistare. E l'esemplare recuperato a Bravetta non è l'unico finito, per qualche tempo, al centro Lipu: a ottobre 2022 un altro biancone era stato salvato in mare a Torvaianica, sul litorale laziale, e recuperato da alcuni bagnanti che lo avevano notato a pelo d’acqua in estrema difficoltà.

Il rapace, affidato dopo il salvataggio agli esperti del Centro Habitat Mediterraneo LIPU Ostia, era stato immediatamente trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici di Castel Guido, gestito sempre dalla Lipu, per le cure del caso. Fortunatamente le sue condizioni non erano gravi, e dopo due settimane di degenza era stato liberato in natura per consentirgli di completare la migrazione.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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