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3 Marzo 2022
17:56

Ucraina, rifugio resiste al primo bombardamento ma il secondo è letale: morti cani giovani e cuccioli

Nel rifugio ucraino Priut Best Friends di Makariv, a 60 chilometri da Kiev, sono morti diversi cani giovani e cuccioli in un bombardamento sferrato mercoledì 3 marzo dalle truppe russe.

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rifugio ucraina best friends
Credit: @priutbestfriends

Hanno resistito al primo attacco, ma al secondo la tragedia si è compiuta: al rifugio ucraino Priut Best Friends di Makariv, a 60 km da Kiev, sono morti diversi cani, giovani e cuccioli, in un bombardamento sferrato mercoledì 3 marzo dalle truppe russe impegnate a conquistare la capitale. Altre vittime della guerra che ormai da 7 giorni infuria in Ucraina.

La notizia è stata confermata direttamente dai gestori del rifugio, che nei giorni scorsi avevano invece smentito quella sulla morte di mille cani durante un attacco: «Abbiamo ricevuto prima buone notizie, poi terribili – hanno spiegato su Facebook – Il rifugio è stato nuovamente bombardato, gabbie con cuccioli e cani giovani sono bruciate. Gli animali sono morti. In mattinata abbiamo nutrito tutti quelli che abbiamo potuto, adesso il rifugio è nuovamente nella zona di fuoco, nessuno può arrivarci e la benzina è sufficiente per un solo viaggio. Per favore, non donate soldi in questo momento, non servono. Aiutateci a fermare questa guerra».

Un appello disperato che arriva dopo una flebile speranza, quella rappresentata dalla collaborazione con altre associazioni. Nei giorni scorsi infatti il rifugio Best Friends, che si trova in un’area estremamente pericolosa, aveva preso accordi con alcune associazioni per organizzare i trasferimenti degli animali in altre zone. Gabbie e trasportini erano stati già acquistati, e una volontaria di Leopoli era pronta a raggiungere Makariv, cittadina nel distretto di Kiev in cui sorge il rifugio, per portare via quanti più animali possibile. Il bombardamento ha bloccato la spedizione: «Il trasferimento è stato cancellato, non riusciranno a raggiungerlo ora – confermano i gestori del rifugio – Pensavamo sarebbe stato possibile dopo il primo attacco, ma stanno nuovamente bombardando».

La notizia di un primo bombardamento era arrivata martedì. Dopo la confusione iniziale i gestori del rifugio avevano comunicato che tutti gli operatori e gli animali erano vivi grazie alla prontezza dei volontari, che hanno aperto i box facendo uscire gli animali e salvandoli dalle fiamme. Danni molto gravi, in particolare al gattile e a parte del canile, ma nessuna vittima, anche se numerosi animali, cani e gatti, sono fuggiti. Il secondo bombardamento invece non ha lasciato scampo.

La rete di associazioni locali si sta muovendo per cercare di supportare il rifugio, e dall’Italia Oipa in particolare sta tenendo i contatti per capire come intervenire (ma diverse associazioni stanno agendo, qui abbiamo spiegato come aiutare l'Ucraina). Anche Save the Dogs di Sara Turetta si è interessata alla situazione del rifugio Best Friens, e la prima tornata di donazioni elargite all’associazione per il Fondo Emergenza è stata donata alla struttura. Finanziamenti che al momento risultano tragicamente inutili, perché in nessun modo è possibile raggiungere il rifugio.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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