Li avevano ribattezzati “le sentinelle del Rifugio Lago Verde”, perché nati e cresciuti in montagna e diventati i custodi dell’attività di famiglia. Argo e Fiamma, però, su quei sentieri di montagna non posso più correre in libertà: sono stati uccisi, deliberatamente, a colpi di fucile, da una persona – un cacciatore, denunciano i loro pet mate – che ancora non è stato identificato.
A denunciare l’accaduto sono stati proprio i gestori del Rifugio Lago Verde, una tappa molto amata e conosciuta da chi ama la montagna che sorge a poco più di 2.500 metri nel territorio di Prali, in Piemonte, a poca distanza dal confine francese: «Argo e Fiamma, le vivaci sentinelle del Rifugio Lago Verde, sono stati deliberatamente uccisi ieri, a soli tre anni, da due colpi di fucile mentre erano a passeggio con il pet mate sui sentieri della nostra val Germanasca – hanno raccontato – Li ha uccisi un uomo identificabile come un cacciatore che poi è fuggito».
Argo e Fiamma sono stati appunto trovati dal loro pet mate a qualche decina di metri di distanza da lui. Si erano allontanati sui sentieri insieme, e quando l’uomo li ha raggiunti ha trovato uno dei due ormai morto, l’altro in fin di vita: la corsa in clinica veterinaria non è riuscito a salvare il cane, che è morto poco dopo.
Dell’accaduto sono stati informati i Carabinieri di Perrero, che stanno portando avanti le indagini, ma dalla famiglia di Argo e Fiamma è arrivato un addolorato e arrabbiato sfogo: «Non vogliamo un mondo così! Non vogliamo non poter frequentare i nostri sentieri e boschi in sicurezza! Non vogliamo che le nostre passeggiate si trasformino in tragedie – hanno scritto sulla pagina Facebook del Rifugio, dove Argo e Fiamma sono indiscussi protagonisti insieme con la meravigliosa natura che vivevano quotidianamente – Questo vuole essere un invito per tutti alla riflessione». Poi il saluto, e il ringraziamento, alle due “sentinelle”: «Grazie a voi, Argo e Fiamma, anime pure e belle, con tutto il nostro amore. La famiglia del Rifugio Lago Verde».
Si tratta dell'ennesimo episodio di questo tipo in poche settimane. Qualche settimana fa a morire davanti al fucile di un cacciatore è stata Uma, Rottweiler di un anno, colpita durante una passeggiata con la sua famiglia in un'area verde di Parabiago, in provincia di Milano. L'uomo in quel caso aveva sostenuto di avere sparato «per difendersi» da Uma, che si stava dirigendo verso di lui, ma successive analisi hanno dimostrato che la Rottweiler era stata colpita lateralmente, e non frontalmente, smentendo così quanto sostenuto dal cacciatore. L'uomo è stato già rinviato a giudizio con l'accusa di uccisione di animali.