Uccisero un riccio a bastonate e poi postarono il filmato della violenza sui social. Ora i cinque giovanissimi, di cui tre minorenni, andranno a processo per il reato di uccisione di animali in concorso.
È il risultato dell'indagine svolta dai Carabinieri a seguito della morte un riccio europeo le cui sevizie sono state diffuse sui social dagli stessi che le hanno compiute. È successo a Rivoli, in provincia di Torino, nel giugno 2022 all'interno del giardino intitolato ad Alfonso Lamarmora.
Qui avvennero azioni degne dei protagonisti di "Arancia meccanica", ma che a differenza dei protagonisti del film sono state compiute da un gruppetto di liceali. Per Andrea Tragaioli, sindaco del Comune di Rivoli, il problema però è un altro: «Come tutti gli anni quando finisce la scuola, i ragazzi d'età compresa tra i 14 e i 18 anni vagano per la città e nei parchi pubblici fino a tarda notte compiendo questi atti inspiegabili e crudeli – aveva detto a Kodami all'epoca dei fatti – Nello stesso parco pubblico in cui il riccio è stato calciato a morte è stato anche appiccato il fuoco ad alcune piante. Stiamo attenzionando il fenomeno grazie al supporto delle Forze dell'Ordine».
Tragaioli è stato il primo amministratore locale a denunciare questa pratica prendendo provvedimenti: «Stiamo installando telecamere in tutta la città per la video sorveglianza e stiamo mandando agenti in borghese per i controlli nelle zone sensibili. Sono però i genitori i primi a dover esercitare un controllo maggiore sui figli e a insegnare loro il rispetto di tutte le forme di vita».
I filmati furono intercettati dai volontari del Centro Recupero Ricci "La Ninna" di Cuneo, associazione dedicata proprio alla salvaguardia di questi animali che immediatamente presentò denuncia. I Carabinieri sono poi riusciti a risalire all’identità dei tre ragazzi, uno dei quali oggi è diciottenne. La Procura presso il Tribunale per i minorenni ha notificato l’avviso di chiusura indagini: il reato contestato è l’uccisione di animali in concorso.