video suggerito
video suggerito
20 Novembre 2021
18:52

Uccise un cane trascinandolo con un furgone, oggi lo trovano con le armi in casa: arrestato

Quest’estate aveva ucciso un cane trascinandolo con una corda legata a un furgoncino e si era beccato una denuncia. Oggi ne ha combinata un’altra ed è stato arrestato. A casa, infatti, aveva una serie di armi clandestine. I Carabinieri di Mazara del Vallo (Trapani) non hanno esitato un istante e hanno interrotto il crimine dell'uomo, un 44enne residente da anni in Provincia. Lo hanno pizzicato in flagranza. Ora dovrà rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e munizioni.

11 condivisioni
Immagine

Quest’estate aveva ucciso un cane trascinandolo con una corda legata a un furgoncino e si era beccato una denuncia. Oggi ne ha combinata un’altra ed è stato arrestato. A casa, infatti, aveva una serie di armi clandestine. I Carabinieri di Mazara del Vallo (Trapani) non hanno esitato un istante e hanno interrotto il crimine dell'uomo, un 44enne residente da anni in Provincia. Lo hanno pizzicato in flagranza. Ora dovrà rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e munizioni.

Proprio per il fatto che coinvolse il cane, di cui Kodami raccontò la cronaca lo scorso luglio, era stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune. Lui stesso fece un video di quella scena orribile, e la rilanciò sui social network. In molti condannarono il gesto senza mezzi termini. Animalisti Italiani parlò di un «oltraggio alla vita», chiedendo pene più dure per reati di questo genere.

I Carabinieri, in quell'occasione, gli contestarono oltre al maltrattamento e uccisione di animali anche la detenzione illegale di armi e munizioni clandestine. I militari ricostruirono la storia e scoprirono che a scatenare l'episodio fosse stata una ripicca avuta con il vicino. Piera Rosati, presidente nazionale della Lega nazionale per la difesa del cane Animal Protection, propose di ricomprendere nell'ordinamento giuridico legato ai diritti degli animali il reato di diffusione di immagini violente perché «il rischio emulazione è sempre dietro l’angolo».

In quest'ultima vicenda di cronaca, invece, tutto è partito da un semplice controllo dei Carabinieri. Vista la sua particolare dedizione al mondo dell’armeria e la sua capacità nel modificarle o in alcuni casi a costruirle a partire da zero, i militari della compagnia di Mazara sono andati a fare una perquisizione in casa sua. E hanno trovato, ben nascoste sotto un divano, due armi da fuoco artigianali clandestine e sei cartucce calibro 12. Dopo averle poste sotto sequestro l’uomo è stato posto ai domiciliari.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views