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30 Gennaio 2023
17:32

Uccise la Chihuahua Ketty, condannato a 4 mesi di reclusione

Uccise la Chihuahua nana Ketty colpendola con un calcio. Oggi l'uomo è stato condannato per l'uccisione dell'animale, ma alle associazioni resta la delusione per una sentenza ritenuta troppo blanda.

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Uccise la Chihuahua nana Ketty colpendola con un calcio e facendole sbattere la testa contro uno scalino dell'androne del palazzo dove la cagnolina viveva con il suo umano. Oggi l'uomo è stato finalmente condannato per l'uccisione dell'animale, ma alle associazioni che si sono costituite al processo resta la delusione per una sentenza ritenuta troppo blanda.

Ketty fu uccisa a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, nell'estate del 2017. Una ragazzina di dodici anni assistette alla scena e sotto shock corse ad avvisare il pet mate della cagnolina, regolarmente registrata e dotata di microchip. È stato proprio grazie alla testimonianza della dodicenne che l'assassino di Ketty è andato a processo, inizialmente infatti l'uomo aveva dichiarato di essersi semplicemente difeso dall'aggressione della Chihuahua nana. Dopo 6 anni da quel giorno finalmente è stato dichiarato colpevole dal Tribunale di Napoli Nord e condannato a quattro mesi di reclusione, più il pagamento delle spese processuali.

L'Oipa da subito aveva presentato una denuncia costituendosi parte civile, e con la sentenza dei giudici di Napoli è tornata a sottolineare «la necessità di una riforma del Codice penale che inasprisca le pene per i reati contro gli animali». Per il presidente dell’associazione, Massimo Comparotto, «la perdita violenta della vita di Ketty vale solo quattro mesi di reclusione per chi si è macchiato di questo delitto, a quanto pare».

L'esigenza di una riforma del Codice Penale per chi maltratta gli animali è da lungo tempo espressa dalle associazioni animaliste, soprattutto a seguito della recente riforma costituzionale: «È tempo di mettere mano a una riforma che renda più severe le pene per chi delinque contro esseri senzienti cui anche il nuovo articolo 9 della Costituzione riconosce l’esigenza di tutela – sottolinea Comparotto – L’opinione pubblica non comprende l’esiguità di queste pene e non serve a nulla prometterne l’inasprimento nelle campagne elettorali se poi non si passa ai fatti».

A prescindere dalla vicenda processuale, resta l'amarezza per la sorte della piccola Ketty, esponente di una razza troppo spesso privata della dignità. Come spiega l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, Luca Spennacchio, i Chihuahua come Ketty sono cani di taglia molto piccola, tanto da essere considerati i più piccoli del mondo. Nonostante l'aspetto, si tratta di individui dall'indole molto vivace e coraggiosa, ma frequentemente abusati dalle persone proprio in ragione delle loro dimensioni contenute.

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