«Tenterò di uccidere questi animali, che saranno comunque consumati, in maniera cristiana e più possibile educata, onesta e giusta». Lo ha detto in un video diffuso sui social il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, parlando del rilancio del mattatoio che dopo quattro anni di stop presto potrebbe rientrare in funzione.
Bandecchi nasce come imprenditore e fondatore dell'Università Niccolò Cusano, viene eletto sindaco di Terni nel maggio 2023 ma per lui la campagna elettorale non è mai finita visto il prossimo appuntamento delle Europee previsto a giugno con la sua lista Alternativa Popolare. L'area conservatrice di destra è quella nella quale l'imprenditore di Terni ha sempre militato, eppure prima dell'annuncio del mattatoio il sindaco era riuscito a guadagnarsi l'appoggio di una parte del mondo animalista, tanto da sperare di ottenere anche l'appoggio del Partito Animalista Europeo.
Bandecchi si era guadagnato il favore degli attivisti anche grazie a una visita al canile comunale dove si era recato per verificarne il corretto funzionamento. Sul posto aveva denunciato, a favore di camera per un video subito diffuso sui social, le difficoltà dei cittadini a entrare in un luogo che per legge dovrebbe essere aperto al pubblico.
Oggi però a seguito della diffusione del video sul mattatoio, il presidente degli Animalisti Europei, Stefano Fuccelli, ha revocato ufficialmente il sostegno alla lista Alternativa Popolare con un duro comunicato: «Lo scorso mese avevamo trasmesso all’Amministrazione una proposta titolata "Terni, una città innovativa e sostenibile. Carne coltivata come rivoluzione tecnologica" riguardante l’alternativa alla costruzione di un mattatoio con la progettazione e realizzazione di un polo tecnologico destinato alla ricerca e, nel breve futuro, alla produzione di carne coltivata. Eravamo fiduciosi nell’accoglienza della proposta anche in virtù del positivo incontro intercorso con il sindaco Bandecchi a margine del primo congresso nazionale di Alternativa Popolare a Terni soltanto due mesi fa».
Dalla carne coltivata al mattatoio «educato»: la giravolta del Sindaco conservatore non deve stupire guardando alle forze politiche che in questi anni hanno chiesto che la struttura venisse rilanciata. Il mattatoio già nel 2020 era al centro della comunicazione della Lega di Terni, con l'allora consigliere comunale Francesco Pocaforza che l'aveva definito «un servizio utile per molti operatori e anche per la città. Mi auguro che le realtà imprenditoriali, cosi come le associazioni di categoria coinvolte, possano individuare di concerto con l'amministrazione comunale, il percorso migliore per evitare che Terni perda un pezzo importante di una filiera produttiva dell'agroalimentare».
La stoccata però in queste ore è arrivata anche dalla stessa Lega che ha denunciato «la totale assenza del sindaco Bandecchi alla vita politica locale, ai consigli comunali e alle sedute di giunta – si legge in una nota – Impegnato nella sua perenne campagna elettorale in giro per l’Italia, Bandecchi seguita a percepire 11mila euro di stipendio pagati dalle tasche dei cittadini e a occuparsi della città solo nei ritagli di tempo, mentre guida e tramite dirette social».
Nessun riferimento al «mattatoio educato» di cui Bandecchi si è appropriato per la sua comunicazione, e che, come avvenuto in passato, resterà probabilmente uno slogan elettorale utile a carpire i consensi degli allevatori.