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10 Ottobre 2024
15:55

Tutto quello che devi sapere sulla cacca del tuo cane: la fa (anche) per comunicare

Come accade per la pipì, anche la cacca è un vero e proprio mezzo di comunicazione per Fido. Si tratta, infatti, non solo di un bisogno fisiologico ma anche di una questione che riguarda marcatura ed emozioni.

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Come con l’urina, anche le feci possono essere usate dal cane per comunicare e marcare un territorio. Infatti attorno all’ano del cane sono posizionate le ghiandole perianali, due sacchetti contenenti un liquido composto da sostanze chimiche tra cui i feromoni. Le loro secrezioni, oltre ad avere una funzione lubrificante durante la fuoriuscita delle feci, sono pregne di segnali di identificazione personale e possono indicare lo stato di salute o la disponibilità all'accoppiamento di un cane, imprimendo una firma unica ed esclusiva.

La funzione fisiologica: indicatori di salute

Le feci del cane sono un buon indicatore del suo stato di salute. Sono infatti spesso argomento quotidiano tra i pet mate. Generalmente una cacca “sana” dovrebbe essere ben formata e di consistenza media (né troppo dura, né troppo molle), il colore è marrone “cioccolato”. In base alla sua dieta, il cane può defecare da una a tre volte al giorno. Come e quanto lo fa può essere determinato dallo specifico microbioma del soggetto e dal tipo di alimentazione. Quantità e tipologia di feci di un cane che mangia crocchette, per esempio, saranno diverse da quelle di un soggetto che mangia casalingo.

La funzione emotiva: cosa vuole comunicare

Marcatura

Il cane può usare le feci per marcare un territorio, quindi per lasciare informazioni di sé agli altri che arriveranno dopo. La scelta di utilizzare, oltre la pipì, anche la cacca per marcare è attuata quando l’intenzione del cane è di lasciare sul terreno un segnale più evidente e di impatto anche a livello visivo e che dura di più nel tempo: è una marcatura forte e chiara. Può capitare anche di vedere cani che si arrampicano nei punti alti per deporre le feci oppure cani che alzano il sedere in verticale, reggendo il peso con le zampe anteriori per lasciare il segno nel punto più in alto possibile di un muro.

Ciò accade per dare ancora più imponenza alla marcatura e per eludere chi arriva dopo sulle reali dimensioni in termini di stazza. Infatti più la cacca è alta e più l’eventuale competitore che giungerà in un secondo momento potrà pensare di avere a che fare con un soggetto di taglia grande.

Passando attraverso l’ano che è stretto, le feci schiacciano le ghiandole perianali, le quali producono un secreto contenente feromoni che serve a lubrificarle e che il cane utilizza poi come marcatore di territorio.

Emozioni

Oltre che buon indicatore sullo stato di salute del cane, la cacca può essere anche un valido indicatore del suo stato emotivo. Come la pipì, anche la cacca viene usata per rilasciare la tensione di un’emozione provata fino a un attimo prima o che Fido sta ancora provando. In genere le feci prodotte così non hanno una buona consistenza, anzi sono piuttosto morbide rispetto al rilascio in condizioni normali.

La cacca può anche arrivare ad essere liquida se l’impegno richiesto all’interno dell’emozione provata è stato molto. Ad esempio un cane che non ama andare in macchina e non molto abituato a cambiare contesti, all’arrivo sul posto potrebbe defecare liquido. Se effettua una sola “scarica”, non si tratta di dissenteria ma di un rilascio di tensione accumulata durante il tragitto. Ciò può accadere sia in caso di emozione positiva che negativa: paura, stati di forte attivazione, grande gioia o il provare sentimenti contrastanti.

Come interpretare la cacca del cane 

Per facilitare l’interpretazione dei vari tipi di cacca è importante dunque osservarne la posizione nello spazio in cui ci troviamo e l’altezza, la consistenza, il colore, la quantità e la frequenza con cui il cane defeca. Una cacca fatta per marcare si differenzia bene per consistenza, colore e posizione nello spazio da una fatta per rilasciare le tensioni.

Se il cane fa una/due cacche più morbide/liquide, prima di allarmarsi è bene ragionare sul suo stato emotivo ripercorrendo le ultime ore trascorse. Se il numero di feci molli aumenta e sono presenti tracce di sangue o vermi bisogna invece consultare un veterinario.

In generale, come ha scritto su Kodami la veterinaria Eva Fonti, membro del nostro comitato scientifico: «Per quanto riguarda i soggetti adulti, invito le persone che vengono per il controllo annuale a portare sempre delle feci da esaminare anche se per loro sono “buone”. E se nel caso ci fossero alterazioni a contattarmi subito. Poi, se il soggetto è un attivo frequentatore di parchi e vita all’aperto suggerisco di controllare le feci più spesso durante l’anno».

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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