In Nevada, affacciandosi su una pozza d'acqua che affiora in superficie dalle profondità della Terra, è possibile osservare l'intera popolazione mondiale di un piccolo pesce che vive esclusivamente lì e in nessuna altra parte del pianeta. Si chiama ciprinodonte di Devils Hole, è il pesce più raro e minacciato del mondo e potrebbe estinguersi da un momento all'altro. Ma fortunatamente, i biologi che ogni anno effettuano il censimento degli individui rimasti, hanno annunciato numeri da record dopo l'ultima stagione riproduttiva: 191 individui, il conteggio più alto degli ultimi 25 anni.
Il ciprinodonte di Devils Hole (Cyprinodon diabolis) è il vertebrato col più piccolo areale del pianeta, una singola caverna molto profonda e piena d’acqua che affiora in superficie al Ash Meadows National Wildlife Refuge, in Nevada, chiamata appunto Devils Hole, ovvero "buco del diavolo". Si tratta di una una formazione geologica verticale profonda almeno 130 metri, ma l'apertura in superficie è grande appena 22 metri di lunghezza per 3,5 di larghezza. I pesci vivono solo nei pressi della superficie, poiché dipendono dal sole per trovare cibo e deporre le uova, anche per questo sono estremamente vulnerabili.
Prima della metà degli anni 90, si contavano ogni anno circa 200-250 ciprinodonti in primavera, tuttavia nei 20 anni successivi la popolazione è diminuita drasticamente, fino a raggiungere il suo minimo storico di appena 35 individui nel 2013. Un qualsiasi evento estremo, come una frana o un terremoto, avrebbero potuto spazzare via l'intera specie in un attimo, ma a sorpresa l'uragano Hilary che si è abbattuto sull'area nell’agosto del 2023 ha invece contribuito a far arrivare nuovi e preziosi nutrienti che hanno aiutato i pesci a riprendersi.
I 191 individui contati tra il 6 e il 7 aprile sono infatti il numero più alto mai registrato dal 1999. Questa è una notizia eccezionale per il futuro della specie, considerata comunque in pericolo critico di estinzione per via del suo areale piccolissimo. Un ritorno a numeri più alti potrebbe significare anche importanti cambiamenti importanti per l'intero ecosistema. Kevin Wilson, ecologo del Death Valley National Park, ha dichiarato: «I recenti conteggi elevati in primavera e autunno mostrano l'importanza di registrare dati a lungo termine mentre cerchiamo di capire cosa è cambiato».
Altri biologi presenti sul posto hanno anche notato che i pesci sembravano in ottime condizioni ed erano piuttosto attivi. Molte coppie erano in accoppiamento e sono state anche osservate diverse deposizioni di uova. Brandon Senger, biologo che partecipa ai conteggi dal 2014 e ha dichiarato: «È stato davvero incoraggiante vedere un così alto numero di giovani durante queste immersioni primaverili. Le condizioni all'interno di Devils Hole sembravano sane, quindi abbiamo speranze di assistere a un alto tasso di reclutamento nei prossimi mesi che porterà a una grande popolazione in autunno».
Michael Schwemm, biologo del U.S. Fish and Wildlife Service, ha invece commentato: «È entusiasmante confermare un trend in aumento, specialmente in una popolazione così variabile. L'aumento dei numeri consente anche agli enti gestori di considerare nuove ricerche impossibili da effettuare in passato, quando anche lievi disturbi dell'habitat o dei pesci dovevano essere completamente evitate per salvaguardarli. Siamo entusiasti delle direzioni future che si potranno imboccare per lo studio e la gestione di questa specie». Il prossimo conteggio dei ciprinodonti di Devils Hole avverrà in autunno.