Migliaia di pulcini di fenicottero nati quest'anno sono morti nella zona del Lago Salato, o “Tuz Gölü”, il secondo lago più grande della Turchia, considerato il "paradiso dei fenicotteri" per la presenza massiccia di questi uccelli nel comprensorio.
A documentare quanto accaduto nelle ultime settimane è stato Fahri Tunç, ambientalista e fotografo, che ha spiegato che a causare la strage è la combinazione di temperature sempre più alte, siccità e metodi di irrigazione per le coltivazioni locale. Tunc ha riferito che le riserve d’acqua per il lago arrivano da una serie di canali che sarebbero stato deviati verso le coltivazioni.
Nel giro di 10 anni il livello dell'acqua è sceso di diverse decine di centimetri, esponendo uova e pulcini, che appena nati si ritrovano in una distesa brulla e prosciugata ricoperta di sale. Senza acqua muoiono nel giro di pochissimo, a un ritmo di circa 200-300 al giorno.
«Mi vergogno dell’umanità – ha detto Tunc condividendo video e foto dei fenicotteri ormai morti – tutti gli sforzi fatti per 8 anni sono stati sprecati. Hanno tagliato tutti i canali d'acqua per l'irrigazione e questo è il risultato. I fenicotteri sono morti».
Le immagini girate al lago salino, che sorge all'interno della provincia di Konya, sono scioccanti, e mostrano i corpi di pulcini di fenicottero (Phoenicopterus roseus) semi sepolti nel fango secco, il terreno crepato a causa della siccità. Un paesaggio che da paradiso si è trasformato in apocalittico, come dimostra lo scatto condiviso sempre da Tunc e scattato da un collega in cui si vede il lago Salato popolato di fenicotteri con le zampe a mollo nell'acqua nel 2011, e una distesa arida nel 2021.
La stima è di circa 5.000 pulcini morti, in un luogo che ospita una colonia dove ogni anno ne nascono in media circa 10.000. Il ministro dell’Agricoltura turco, Bekir Pakdemirli, ha però smentito sia che i pulcini morti siano così tanti (il numero da lui fornito è di 1.000) sia che al colpa sia di imputare alle coltivazioni e alla richiesta – secondo l’associazione Tema, superiore al 30% rispetto allo scorso anno – di acqua per irrigare.
Le tubature abusive sono però state messe sotto sequestro, e sono stati abbattuti alcuni margini per cercare di far innalzare il livello dell'acqua ed evitare che la colonia di fenicotteri lentamente muoia, portando alla scomparsa di uno dei luoghi più significativi della Turchia in termini di ecosistema animale.
Il lago Salato fa parte dei luoghi Patrimonio dell’Unesco, ed è Area Protetta di Primo Grado. Nel bacino sono state avvistate almeno 85 specie diverse di uccelli, in particolare di quelli migratori, che nelle loro rotte vi fanno scalo. È considerata una delle zone più importanti al mondo per la riproduzione dei fenicotteri, oltre che la più grande colonia della Turchia. Il bacino, dove sono state osservate 85 specie di uccelli diverse, riveste un’importanza strategica per quelli migratori e costituisce una delle colonie di fenicotteri più importanti della Turchia.
Fenicottero rosa, l'habitat
L'habitat ideale del fenicottero rosa è rappresentato dalle lagune e dai grandi laghi salati sulle coste dei mari e degli oceani. La presenza di acqua in questi luoghi è stagionale e per questo motivo il fenicottero rosa si sposta molto, al fine di trovare il luogo ideale in ogni stagione.
Secondo uno studio condotto in Algeria e pubblicato sull'International Journal of Biological, Biomolecular, Agricultural, Food and Biotechnological Engineering nel 2015, a condizionare le migrazioni di questi animali sarebbe proprio la disponibilità della giusta quantità di acqua nelle regioni lagunari. Il loro particolare habitat li rende grandi viaggiatori, che si spostano anche più volte nel corso della stessa stagione migratoria.
Negli ultimi anni, grazie all'inanellamento, è stato possibile farsi un'idea più precisa dei grandi spostamenti di questo splendido migratore.
Come avviene l'inanellamento degli uccelli Kodami lo ha mostrato in un nostro video servizio a Bacoli, sulle sponde del lago vulcanico Fusaro, dove si trova una delle tante stazioni italiane, nel cuore del Parco Regionale dei Campi Flegrei, alle porte di Napoli.