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30 Marzo 2022
15:33

Tre cuccioli abbandonati a Genova, il canile: «Frutto di cucciolate casalinghe»

Nel 2021 sono entrati al Monte Contessa 129 cuccioli di cui 79 da abbandono. Da gennaio sono 17 invece, e tutti frutto di mancate sterilizzazioni in cucciolate casalinghe.

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Una chiamata anonima e il ritrovamento. Tre cuccioli abbandonati in una scatola vicino a un cimitero. Da un anno ormai il fenomeno degli abbandoni di cani a Genova è in costante aumento e il copione è sempre lo stesso: le persone che si vogliono liberare del frutto di cucciolate casalinghe fanno in modo che vengano trovati in strada, nella migliore delle ipotesi segnalando la loro presenza altre volte senza nemmeno girarsi indietro; spesso chi lancia l'allarme è chi abbandona ma provarlo è praticamente impossibile: i cani non sono microchippati e non si può risalire al responsabile.

Gli ultimi fratellini abbandonati hanno poche settimane e sono (nemmeno questa è purtroppo una novità), un incrocio Pitbull con un'altra razza. «Solo lo scorso anno abbiamo avuto 129 cuccioli di cui 79 entrati da abbandono», spiega Gilda Guardascione presidente dell'associazione Una che gestisce il canile comunale di Monte Contessa sulle alture di Sestri Ponente. «Con questi nuovi ingressi, da gennaio siamo a 17 e sappiamo che non saranno gli ultimi». Dopo la segnalazione in strada, i cagnolini vengono prelevati dalla Croce Gialla servizio animali e portati nel rifugio dove, prima di entrare in adozione, devono restare in isolamento per rispettare la profilassi sanitaria e scongiurare il pericolo della diffusione di malattie infettive che potrebbero essere letali per gli altri ospiti.

«È sempre più ricorrente il ritrovamento di cuccioli a Genova – continua Gilda Guardascione – Immaginiamo che siano frutto di cucciolate casalinghe che dopo un primo periodo di svezzamento vengono allontanati dalla mamma per trovare adozione e quando non viene trovata una famiglia affidataria vengono abbandonati per farli entrare in canile». Come arginare il fenomeno? «Purtroppo il problema delle cucciolate casalinghe è molto radicato nella nostra città, soprattutto per quanto riguarda Pit e simil Pit che sono tra le razze più presenti in canile».

Dal canile di Genova arriva una raccomandazione: «Quando si adotta un cucciolo o un cane adulto non da una struttura canile, verificate sempre che il cane sia vaccinato e microchippato». Anche la piaga degli abbandoni di cani adulti si sta diffondendo al nord: «Per noi non è semplice rintracciare i proprietari – spiega la presidentessa del Monte Contessa – perché moltissimi cani sono sprovvisti di microchip, nonostante l'obbligo sia in vigore dal 2004. Il mio consiglio come gestore del canile è sempre di microchippare i propri cani e, se si vogliono evitare cucciolate inaspettate, sterilizzare». Crescono anche le cessioni di proprietà perché le persone di riferimento del cane si trovano nell'incapacità di gestire il proprio animale o per problemi comportamentali o di salute; per cui mordaci, anziani o malati vengono portati in canile: «Per quanto riguarda invece animali con problemi comportamentali consiglio sempre di rivolgersi a professionisti per risolvere le problematiche: educatori cinofili o veterinari comportamentalisti».

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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