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8 Marzo 2022
13:20

Trovato un uomo morto in casa, la sua cagna accanto a lui per giorni

Tragedia scoperta dai vigili del fuoco in un'abitazione di San Fruttuoso a Genova. La femmina di Pastore Tedesco non ha mangiato e bevuto per quattro/cinque giorni rimanendo accanto al suo pet mate. Ora si trova al canile municipale Monte Contessa.

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Quando i Vigili del fuoco hanno aperto la porta dell'appartamento in via Galeazzo 70, nel quartiere di San Fruttuoso a Genova, l'hanno trovata distesa accanto al suo pet mate, morto da giorni nel salotto di casa.

Giuli, una femmina di Pastore Tedesco di sette anni, non si è mossa dalla stanza per ore, che sono poi diventati giorni. Quattro o cinque almeno, dicono gli esperti della scientifica che lunedì 7 marzo sono intervenuti insieme ai Carabinieri sul posto.

La cagna, riconoscendo un vicino, entrato insieme alle Forze dell'ordine, lo ha portato in bagno per farsi aprire un rubinetto e ha iniziato a bere: era rimasta senza cibo e acqua per tutto quel tempo.

A lanciare l'allarme sono stati proprio i vicini di casa, insospettiti dal non vedere più la coppia a passeggio o la cagna in giardino. Nell'appartamento sono entrati prima i Vigili del fuoco, poi i militi della Croce Gialla che gestiscono il soccorso degli animali e che si sono presi cura di Giuli. Infine i soccorritori del 118 e la mortuaria che ha portato via il corpo del 70enne lasciandolo a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'animale, invece, è stato trasferito al canile municipale di Monte Contessa e, se non si presenteranno parenti, sarà messo in adozione.

Un legame, quello tra Giuli e la sua persona di riferimento, che non inizia con la nascita del cane: i due covivevano da qualche anno ma da allora  erano inseparabili. «Tutti i giorni uscivano dal giardino e attraversavano la passerella che porta al bosco, sempre fianco a fianco», racconta il vicino di casa.

Ciò che più ha colpito i soccorritori è stata la disperazione della cagna. Giuli non voleva far avvicinare nessuno al corpo e tornava a sdraiarsi accanto alla poltrona. Ma non c'è da stupirsi, in realtà: anche gli animali hanno la dimensione sociale del lutto, sia verso i conspecifici che verso gli umani. La scienza poi dimostra che i cani sono in grado di instaurare connessioni molto profonde con gli esseri umani e provano molte emozioni in modo simile al nostro. Quindi, chiaramente, i cani sono in grado di sentire il dolore della perdita molto profondamente e hanno anche una certa capacità di elaborare mentalmente e reagire alla scomparsa di qualcuno.

Non sappiamo se i cani comprendano il significato della morte ma, molto probabilmente, i cani che aspettano accanto al corpo della loro persona di riferimento ormai priva di vita, potrebbero restare lì in attesa perchè quello è l'ultimo posto in cui sentono il suo odore. Questo spiegherebbe anche perché tornano Genova, muore in casa: la cagna Guili lo veglia per giorni: hanno la capacità di percepire l'odore del resto anche dopo che i corpi sono stati sepolti, grazie ai loro super nasi.

Come spiega David Morettini, educatore e membro del comitato scientifico di Kodami, il cane «riesce a capire ciò che accade non solo a se stesso in relazione alla persona o agli altri cani, ma anche tra persone e tra cani». Il cane dimostra, quindi, capacità sociali anche quando non è direttamente coinvolto in un'interazione: «Osserva dei meccanismi ed entra immediatamente dalla porta giusta nei rapporti di affiliazione e affettività tra i membri di una famiglia, ad esempio, e ci riesce esaminando la comunicazione non verbale, le dinamiche tra le persone e traducendole».

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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