Dalla sua poltrona è uscita in giardino per andare a riempire di cibo la ciotola al suo cane ma nella cuccia ha trovato un tasso. Un'anziana di Torriglia, nell'entroterra di Genova, ha fatto un balzo per lo spavento e, dopo essersi ripresa (e aver ritrovato il cane), ha chiamato il Centro recupero animali selvatici (Cras) di Campomorone gestito dall'Enpa.
Come una squadra di "acchiappa selvatici" i volontari del centro, guidati dallo zoologo Davide Rufino, sono arrivati nel giardino della signora, la cattura dell'animale, però, non è stata semplicissima: prima di lasciarsi prendere il mustelide ha fatto un bel po' di baccano, spostandosi dalla cuccia a un grande ripostiglio degli attrezzi dove ha buttato tutto per aria. Una volta acciuffato è stato ricoverato in clinica ed è stata un gran fortuna perchè la sua vita era a rischio. Questo esemplare di tasso è risultato infatti malato di rogna in stadio avanzato e di conseguenza versa in gravissimo stato di debilitazione: è questa la ragione per cui probabilmente si è avvicinato alle case in cerca di cibo "facile" e si è infilato nella cuccia del cane per dormire.
«Abbiamo subito iniziato le terapie del caso, il tasso arranca ma è un vero guerriero e ha una fame da lupi», racconta Davide Rufino. «Questi primissimi giorni saranno d'importanza vitale, se li supererà potrebbe avere una chance. Il veterinario gli ha fatto un'iniezione di principio attivo efficace contro la rogna e molti altri parassiti che potrebbero approfittarsi della sua debolezza e determinare altre malattie». Il tasso comune, Meles meles, robusto mustelide, usa le zampe anteriori sia come armi sia come utensili: sono armi per dilaniare prede quali rane, rospi, chiocciole, sorci e anche topi; sono utensili per aprire alveari, estrarre dal terreno larve di insetti e vermi, e per scavare la tana profonda costruita da una tortuosa serie di gallerie e di cavità dove i tassi dormono e immagazzinano il cibo.
Questo tasso, però, era troppo debilitato per costruirsi un posto dove riposare o procacciarsi il cibo da solo ma, d'altra parte, appartenendo a una specie adattabile ha cercato di variare le sue abitudini alimentari per approfittare di ciò che poteva offrire il giardino dell'anziana signora. La malattia che lo ha colpito è molto comune tra tassi, volpi e faine, e altamente trasmissibile; per i tassi poi la primavera è il periodo in cui si svegliano dal letargo un po' più magri e hanno bisogno di nutrirsi anche se il loro non è un letargo a tutti gli effetti, semplicemente dormono molto e con la bella stagione tornano più attivi.