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22 Marzo 2022
9:00

Trovato il fossile di un basilosauro, “antenato” delle balene e dei delfini

Un cranio fossile di basilosauro, lontano parente di balene e delfini dall'aspetto simile a un enorme serpente, è stato trovato in Perù. Secondo i ricercatori si tratterebbe di una nuova specie ancora in attesa di descrizione.

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I paleontologi del Museo di Storia Naturale di Lima, in Perù, hanno annunciato il ritrovamento del cranio fossile di un enorme predatore estinto imparentato con balene e delfini moderni: il basilosauro di Ocucaje. Il grosso cetaceo, che poteva arrivare a ben 17 metri di lunghezza, appartiene al genere Basilosaurus e nuotava tra i mari circa 36 milioni di anni fa, durante l'Eocene.

Secondo i ricercatori si tratterebbe di nuova specie, che tuttavia aspetta ancora di essere descritta e nominata formalmente. Nel frattempo il suo cranio, perfettamente conservato, è già in bella mostra nelle sale del museo dell'Università Nazionale di San Marcos, a Lima.

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Lo scheletro di Basilosaurus in mostra Museo di Storia di Nantes in Francia

Il cranio fossile misura ben 1,35 m ed è stato trovato alla fine del 2021 nel deserto di Ocucaje, circa 350 km a sud della capitale. Quel paesaggio desertico, oggi desolato, un tempo era un mare caldo e poco profondo, dove milioni di anni fa il cetaceo predatore andava a probabilmente a caccia di grossi pesci, squali e calamari.

Questa scoperta è particolarmente importante, poiché non ci sono molti altri esemplari simili e così ben conservati al mondo, e potrebbe gettare nuova luce sull'evoluzione dei cetacei.

I basilosauri, che avevano l'aspetto di lunghi serpenti dotati di pinne e denti enormi, sono infatti tra i più antichi cetacei conosciuti. Questo gruppo di mammiferi marini si sono evoluti da animali terrestri circa 55 milioni di anni fa, nel Tardo Eocene. A quei tempi, però, le balene come le consociamo oggi non erano ancora comparse, e quasi tutti i cetacei erano enormi predatori marini, proprio come il basilosauro peruviano.

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In passato ossa di basilosauro e altri animali estinti venivano messe assieme per ricostruire artificialmente antichi mostri marini

Durante l'Eocene, tra i 41 e i 34 milioni di anni fa, Basilosaurus era probabilmente il più grosso predatore marino in circolazione, ma nonostante ciò si è estinto durante la transizione tra Eocene e Oligocene, 34 milioni di anni fa. L'evento di estinzione fece sparire tutti i cetacei arcaici, gli archeoceti, e lasciò probabilmente il campo libero per l'evoluzione delle balene e degli altri cetacei moderni.

Non è ancora chiaro quale fu la causa scatenante, sono state prese in considerazione diverse ipotesi, tra cui intensa attività vulcanica, l'impatto di meteoriti o improvvisi cambiamenti climatici, che potrebbero aver sconvolte correnti ed ecosistemi oceanici.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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