Bocconcini di würstel riempiti di chiodi per trasformarli in esche letali per gli animali. Il ritrovamento è avvenuto nell’area cani di largo Ravizza, quartiere Monteverde, a Roma, e la notizia è stata immediatamente diffusa sui social per mettere in guardia i frequentatori di uno spazio verde molto frequentato nel quartiere.
I bocconi sono stati trovati proprio da alcuni frequentatori dell’area cani, che dopo averli individuati si sono occupati di rimuoverli. Fortunatamente nessun cane li ha ingeriti, ma la foto è stata subito condivisa da una residente del quartiere, che ha invitato a «fare attenzione» e a «tenere gli occhi aperti», non solo a largo Ravizza ma anche nel parco di Villa Pamphili, che sorge a poco più di un chilometro.
L’episodio ha suscitato ancor più indignazione anche alla luce del fatto che l’area cani di largo Ravizza è dedicata ad Angelo, il cane diventato il simbolo delle conseguenze del maltrattamento animale dopo essere stato torturato e ucciso da un gruppo di ragazzi a San Gineto, in provincia di Cosenza, nel 2016. L’anno successivo nel parco è stata inaugurata una statua realizzata dall’artista Alessandro Di Cola, installata proprio all’ingresso dell’area cani anche per ricordare ai frequentatori l’importanza di rispettare gli animali.
Rabbia e indignazione, Diaco: «Presenterò un esposto»
Nelle ultime ore il post è stato condiviso centinaia di volte e i commenti indignati e preoccupati hanno continuato ad arrivare, insieme con la richiesta di installare telecamere nell’area come deterrente. Sull’accaduto è intervenuto anche Daniele Diaco, vicepresidente della commissione Ambiente e consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto «pene severe per chi odia gli animali» e ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto.
«Attentare alla vita di poveri cani è un atto criminale che merita di essere punito severamente – ha detto – Chi ha gettato wurstel farciti di chiodi nell'aria cani di largo Ravizza a Roma è solo un idiota senza cuore, oltre che un vile e un infelice. Denunciate cittadini. Denunciate e fate passare un brutto quarto d'ora a questa gentaglia. Io stesso provvederò a fare un esposto contro gli autori di questo atto scellerato. Un ringraziamento particolare alla cittadina che si è accorta della trappola salvando la vita a molti amici a quattro zampe».
Seminare esche letali è un reato punito dal codice penale
Come accade ogni volta che ritrovamenti di questo tipo vengono segnalati, è bene ricordare che spargere bocconi di cibo avvelenati o riempiti di oggetti metallici con l’intento di ferire o uccidere animali è punito dalla legge. L’approvazione della Legge 189/04 e relativo Titolo IX bis del Codice penale ha inasprito il reato di uccisione e maltrattamento di animali, e agli articoli 544 bis e ter si indicano le pene per l’uccisione (reclusione da quattro mesi a due anni) e maltrattamento (reclusione da tre a diciotto mesi o multa da 5.000 a 30.000 euro, pena aumentata della metà se dal maltrattamento deriva la morte dell’animale).
Alle sanzioni per chi arreca lesioni o causa la morte di un animale tramite avvelenamento e per chi prepara, detiene e utilizza esche e bocconi avvelenati si aggiungono poi le sanzioni previste dal codice penale in caso di configurazione dei seguenti reati: “Uccisione e danneggiamento di animali altrui” (art. 638); “Getto pericoloso di cose” (art. 674 ); “Adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari” (art. 440).