Una triste vicenda è avvenuta giovedì 13 maggio: 18 elefanti sono stati rinvenuti morti nella riserva di Kandoli nello Stato dell'Assam al Nord Est dell’India. Di questi 18 cinque erano cuccioli e 13 adulti. A dare l’allarme sono stati gli abitanti del villaggio di Nagaon che hanno chiesto l'immediato intervento delle autorità locali. Jayanta Goswami, una delle guardie forestali giunte sul posto, ha poi dichiarato di aver trovato le carcasse disposte in questo modo: quattordici in cima ad un collina e quattro a valle.
Elefanti morti in India, cause ancora incerte
Il motivo della morte però non è ancora chiaro: a prima vista infatti le ferite riportate sugli animali sembrano ricondurre la vicenda ad un fulmine, come sostenuto dal governo locale e dai funzionari forestali. Il gran numero di elefanti morti però fa dubitare e supporre qualche altra causa. Un ambientalista del gruppo Nature's Beckon, Soumyadeep Datta, sospetta invece che il motivo reale della morte possa essere l'avvelenamento. La crescita della popolazione e la conseguente riduzione delle foreste infatti aumenta sempre più i conflitti tra le popolazioni locali e i pachidermi, che spesso finiscono per invadere i villaggi e creare enormi danni alle coltivazioni. Non è possibile però ancora dare una risposta definitiva fino a che non ci saranno i risultati dell’autopsia.
Il ministro delle Foreste e dell'ambiente dello Stato, Parimal Suklabaidya, si è recato sul posto dichiarando che verranno aperte delle indagini guidate da alcuni ufficiali del governo e un team di veterinari. Sono stati infatti prelevati dei campioni ma per avere risultati dettagliati sui rapporti degli esami forensi ci vorranno ancora alcune settimane, come riporta in un tweet:
Venerdì 14 maggio gli elefanti sono stati seppelliti come da rituale, come riporta il primo ministro dell'Assam, Himanta Biswa Sarma in un altro tweet:
Elefante asiatico, una specie in pericolo
L’elefante asiatico (Elephas maximus) è una specie definita "in pericolo" dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a causa principalmente del bracconaggio e della degradazione e frammentazione dell'habitat. Si stima infatti che la popolazione consti attualmente di circa 48,323-51,680 individui. Proprio per questo motivo è necessario tutelare questi animali e evitare il più possibile l’incontro con l’uomo. I conservazionisti chiedono a tal proposito al governo indiano di disporre alcuni corridoi inaccessibili all’uomo per permettere lo spostamento degli esemplari tra i tratti di foresta senza essere disturbati.