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2 Febbraio 2023
12:46

Trovata un’aquila reale in un pollaio: era stata impallinata da un bracconiere

Il maestoso rapace da giorni si era insediato all'interno di un recinto per le galline a San Polo d'Enza, predando gli uccelli. A chiedere l'intervento del Rifugio Matildico, il proprietario perplesso nel vedere gli animali sparire.

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Si era rifugiata in un pollaio, predando le galline all’interno per diversi giorni, ferita, prima di essere scoperta. Protagonista della storia è un esemplare di aquila reale che in questi giorni si trova all’interno del Centro Recupero Animali Selvatici Rifugio Matildico di San Polo d’Enza: a recuperarla è stato Ivano Chiapponi, presidente e responsabile del centro, che era stato interpellato dal proprietario del pollaio, perplesso nello scoprire che alcune galline erano sparite.

Il ritrovamento dell’aquila risale all’Epifania e nei giorni scorsi, trascorso il tempo necessario a eseguire tutte gli accertamenti medici e sanitari, Chiapponi ha fornito aggiornamenti sul suo stato di salute, confermano purtroppo che il rapace è stato vittima di bracconieri: «L'aquila è stata impallinata – spiega Chiapponi a Kodami – Ha due pallini in testa, uno dei quali in posizione molto pericolosa, tra cervello e cranio, che è impossibile da rimuovere. L'abbiamo sottoposta anche a test per potenziale intossicazione da piombo, e appena arriveranno gli esiti degli esami decideremo cosa fare. La nostra speranza è di liberarla». Una liberazione che avverrà, con tutta probabilità, sul monte Cusna, la maggiore cima dell'Appennino reggiano.

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L’aquila è stata trovata dentro il recinto delle galline di una villetta che sorge a circa un chilometro dal centro di San Polo d’Enza, un importante punto di comunicazione tra il territorio Reggiano e quello Parmense e tra pianura e Appennini. «Il proprietario mi ha chiamato spiegandomi che recentemente erano sparite alcune galline e non capiva come potesse accadere – spiega ancora Chiapponi – Non mi era mai capitato di vedere un esemplare di aquila reale così a bassa quota e in una zona così urbanizzata».

Questo maestoso rapace, infatti, si stabilisce solitamente in ampi territori che comprendono aree con pareti rocciose dove poter nidificare e prati dove poter cacciare, al di sopra del limite degli alberi. Carnivoro, si alimenta con roditori, lepri, volpi, piccoli ungulati e rettili, che afferra al volo con i grandi artigli. La presenza dell'esemplare di San Polo d'Enza all'interno del pollaio va dunque con tutta probabilità ricondotta al ferimento: dopo essere stato colpito da un bracconiere (sparare alle aquile reali è reato, essendo tutti i rapaci protetti) ha evidentemente trovato rifugio all'interno del pollaio, predando le galline, più facili sicuramente da catturare.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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