Una tartaruga alligatore (Macrochelys temminckii), comunemente nota come testuggine alligatore, è stata recuperata sul greto del torrente Rio Fellone, nel Comune di Pianezza, in provincia di Torino. Si tratta di una specie alloctona, nativa del Nord America, che non può essere tenuta come animale domestico per legge e che, se liberata in natura, può diventare un pericolo per altri animali e anche per le persone.
Dimensioni e potenza del morso della tartaruga alligatore richiamano infatti il suo nome: oltre a essere la più grande testuggine del Nord America, il suo morso si stima sia più potente di quello di un leone, in grado di esercitare una pressione di oltre 70 chilogrammi per centimetro quadrato. Il rettile, pesante circa 15 chilogrammi e lungo, testa compresa, 60 centimetri, di cui 40 cm solo di carapace, è stato individuato e recuperato dal nucleo Raggruppamento Carabinieri Cites del comando di Torino per la tutela della biodiversità e dei parchi, e trasferito al Canc di Grugliasco, che fa parte della Struttura didattica speciale Veterinaria dell'Università di Torino, .
I veterinari del centro non hanno riscontrato patologie gravi, a eccezione del naturale stress che ha comportato l’ambiente non idoneo in cui è stato ritrovato, e lo hanno inserito nel recinto per animali pericolosi presente nell’oasi in attesa che venga destinato a bioparchi idonei. La detenzione di questo animale, come detto, è vietata dalla legge 150 del 1992, e anche la commercializzazione è proibita per legge. Questo non impedisce però che questi rettili vengano acquistati “sotto banco” come animali domestici e poi abbandonati quando tenerli in cattività si dimostra difficile, oltre che rischioso. Trattandosi di una specie così particolare, potrà essere affidata soltanto a centri e bioparchi che ne garantiscano le condizioni ottimali e siano attrezzate a ospitarla a lungo termine.
Trattandosi di una specie alloctona, la tartaruga trovata nel rio è quasi certamente stata abbandonata da qualcuno che ha, di fatto, commesso un reato. Oltre a violare la legge, inoltre, la persona che l’ha lasciata nel fiume non ha tenuto conto dei danni molto gravi che avrebbe potuto provocare all’ecosistema: la tartaruga alligatore è carnivora e si nutre, oltre che di pesci e piccoli mammiferi, anche di altre tartarughe, e potrebbe dunque interferire con la sopravvivenza delle specie locali.
Ormai da molti anni la Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città metropolitana di Torino e il Canc collaborano per il recupero e la riabilitazione parziale o totale di mammiferi, volatili e rettili, nell'ambito del progetto "Salviamoli Insieme on the road", che prevede il recupero in campo della fauna selvatica pericolosa o non gestibile dai cittadini. Il servizio “Salviamoli Insieme on the road” è attivo 24 ore su 24 sulla linea telefonica 349-4163385, a cui rispondono i tecnici faunistici che effettuano i recuperi di ungulati, carnivori pericolosi, rapaci e ofidi. Al numero 366-6867428 del servizio “Salviamoli Insieme” rispondono invece i veterinari in reperibilità che visitano gli animali selvatici portati al Canc dai privati cittadini.