Una notte un giovane appassionato di tecnologia 3D di nome Dazza ha notato una raganella spuntare fuori dalla cancellata del suo giardino in Australia e ha pensato che quella piccola creatura avesse bisogno di un posto al riparo dal maltempo. Dopo essersi documentato, il giovane ha impiegato circa una settimana per progettare una mini-casa per la raganella, realizzando l’edificio in miniatura con una stampante 3D.
Per raccogliere qualche consiglio in più, Dazza ha condiviso la sua esperienza sui social e la sua storia ha ottenuto milioni di visualizzazioni, coinvolgendo tantissime persone. Attraverso un sondaggio, Dazza ha dato il nome “Frodrick” alla raganella, ma soprattutto, accettando i consigli dei più esperti, ha scelto i materiali giusti per ideare nuovi comfort da aggiungere alla sua creazione, in totale sicurezza per la piccola creatura.
Infatti, la pelle delle rane è permeabile e può assorbire molto facilmente agenti chimici dannosi. Perciò Dazza ha dipinto la mini-casa con una vernice atossica bianca per proteggerla dai raggi solari e, per accogliere la raganella in un ambiente più invitante, l’ha improfumato con l’odore del suo giardino. Dopo tutto questo lavoro, la mini-casa è diventata una vera e propria mini-villa e il prossimo passo sarà trasformarla in una struttura interamente biodegradabile, utilizzando un innovativo materiale per stampanti 3D chiamato PLA+, ovvero un tipo di plastica ottenuta dall'amido di mais.
Per capire se la piccola raganella fosse soddisfatta della sua nuova sistemazione Dazza ha installato una telecamera per studiare i suoi comportamenti h-24 e da queste immagini ha scoperto un’altra raganella stava facendo visita a Frodrick ogni giorno. Di lì a poco il ragazzo si è ritrovato la piscina della mini-villa piena di uova fecondate, pronte a dare vita a tante altre raganelle. Oggi il giardino di questo giovane australiano ospita tante altre specie, come ad esempio una mamma di opossum e suo figlio. Dopo aver visto la fotografia di un opossum che soffre il caldo su di una tettoia, ora Dazza sta progettando una casetta anche per loro.
Perché, come afferma il giovane: «questo progetto ha il potenziale di essere una soluzione per la vita degli opossum ovunque». Questa storia ci insegna che ogni singola specie è un valore per questo pianeta e ognuno di noi nel proprio piccolo può fare qualcosa per tutelarla e rispettarla.