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26 Agosto 2024
14:23

Trova questo strano animale nella lavastoviglie ma è più comune di quanto si pensi

Una nostra lettrice apre la lavastoviglie e trova uno strano animale dal lungo pungiglione. Non è né un alieno né un insetto misterioso, anzi, è molto comune anche in città.

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Apre la lavastoviglie e sbuca uno strano animale dal pungiglione lungo e spesso. È quanto accaduto a Chiara Oliani, lettrice di Brescia, che ha chiesto aiuto a Kodami per l'identificazione: «Ho trovato questo insetto sul fondo – scrive – Dev’essersi infilato prima che facessi partire il lavaggio. Che insetto potrebbe essere? Mi impressionano le dimensioni di ali e pungiglione, vivo in città e non credo di aver mai visto nulla del genere».

Non si tratta né di un alieno né di un insetto misterioso, però, e anzi questo animale è molto comune anche in città. A trarre in inganno l'occhio della lettrice è stata infatti l'assenza di zampe, antenne e per le ali spiegate, probabilmente a causa dei danni provocati dal passaggio in lavastoviglie.

Si tratta infatti di un grillo. La struttura appuntita alla fine dell'addome, quella che agli occhi della lettrice di Kodami sembra un grosso pungiglione, è in realtà tutt'altro: si tratta di un ovopositore, un organo specializzato che le femmine usano per deporre le uova nel substrato, come nel terreno o nelle piante. L'ovopositore è progettato proprio per essere inserito nel substrato e può variare in lunghezza e forma a seconda della specie, aiutando il grillo a garantire la protezione delle uova fino alla schiusa.

Purtroppo in questo caso lo sfortunato insetto si sarà infilato tra le stoviglie poco prima dell'avvio del lavaggio rimanendo intrappolato. Nessun mistero quindi, ma un abituale frequentatore sia della campagna che delle aree verdi delle nostre grandi città, la cui presenza può dare molte informazioni circa lo stato di salute dell'ambiente in cui viviamo.

I grilli che troviamo in giardino infatti con il loro frinire possono dirci quanti gradi ci sono. Sembra incredibile ma secondo la legge di Dolbear è possibile calcolare la temperatura dell'ambiente circostante in base al frinire di questi insetti. Nel 1987 il fisico statunitense Amos Dolbear scoprì una correlazione tra la frequenza del canto dei grilli e la temperatura ambientale. Dolbear osservò che i grilli cantano più velocemente quando i gradi aumentano e più lentamente quando diminuiscono creando una vera e propria formula: T=10+[(N−40)/7] dove T è la temperatura in gradi Celsius.

Per esempio, se contiamo 80 friniti in un minuto, possiamo applicare l'equazione e trovare la temperatura, che in questo caso sarà di circa 15.7°C. La prossima volta che sentirete i grilli potrete quindi calcolare la temperatura esterna. E soprattutto collegando questa informazione all'insetto misterioso vi ricorderete di controllare bene la lavastoviglie prima di fare partire il lavaggio.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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