Un chiaro annuncio è stato pubblicato sull'account ufficiale Facebook del Comune di Pont Canavese in provincia di Torino: «Indossate calzini spessi e scarpe alte nei sentieri, in prossimità di corsi d'acqua o sulla sponda dei fiumi». Il motivo? Ci sono troppe vipere.
La motivazione del proliferare dei serpenti nel territorio è dovuta alla stagione particolarmente piovosa, tanto da indurre il Primo cittadino a informare la popolazione dell'alto rischio di un incontro non gradito e dare, appunto, indicazioni su come vestirsi durante le escursioni che in estate, ovviamente, aumentano.
Lì dove sicuramente è corretto dare indicazioni sul non andare scalzi e evitare sandali o ciabatte, l'amministrazione avrebbe però potuto aggiungere qualcosa in più su cosa fare e come comportarsi in caso di incontro e anche precisare qualcosa di più sull'etologia di questo rettile. In Italia, infatti, ci sono oltre 20 specie di serpenti ma solo 5 possono essere potenzialmente pericolose e velenose per l’uomo. Queste 5 specie fanno tutte parte della famiglia viperidae, ovvero la famiglia delle vipere. Tra queste 5 la specie di vipere più diffusa su tutto il territorio nazionale (esclusa la Sardegna, dove non esistono vipere) è la Vipera aspis detta anche vipera comune.
Come abbiamo spiegato in una puntata del nostro format "Incontri selvaggi" prima di tutto la cosa importante è capire se si è di fronte a una vipera o a un'altra specie non pericolosa per l'umano come la biscia. La testa delle vipere è triangolare, piatta, ben distinta dal collo. Inoltre è ricoperta da piccole placchette disordinate. Invece quella della biscia più affusolata con placche grandi e piccole. Il secondo tratto sono gli occhi: la pupilla della vipera ha forma ellittica e verticale, non tonda come la biscia. Terzo: il corpo della vipera è breve e tozzo, al contrario di quello delle bisce innocue che è lungo e affusolato.Quarto ed ultimo, ma non meno importante, il morso. Il morso ha due grossi punti circa ad un centimetro di distanza, lasciati dalle lunghe zanne e assenti nei colubridi. Attenzione, però, è anche possibile che si noti un unico foro quando l’animale ha perso una zanna in precedenza e non ha ancora sviluppato quella sostitutiva.
In caso di incontro con una vipera è importante sapere che il serpente non ha alcun interesse nell'aggredirci. Il suo comportamento è dovuto solo nel caso in cui una persona non veda il rettile e lo calpesti o lo disturbi e quest'ultimo reagisca con il morso e non è detto, poi, che l'animale rilasci il veleno: può infatti decidere se farlo o no.
In caso di morso, in ogni caso, la prima cosa da fare è mantenere la calma e chiamare subito i soccorsi. La persona ferita va immobilizzata così da ritardare il diffondersi della sostanza velenosa. Come suggeriamo nel video in alto, si può procedere bendando la parte colpita con un una fascia che parta 10-20 cm sopra la parte superiore del morso a scendere e che non va stretta.
Come sempre specifichiamo su Kodami, che si tratti di vipere o orsi, il miglior comportamento comunque rimane quello preventivo e su questo ci troviamo con quanto comunicato dall'amministrazione del torinese: è utile indossare calzature idonee ma anche ispezionare il terreno, le rocce e gli anfratti con un bastone. Si può anche fare rumore evitando movimenti bruschi, altrimenti è più che sufficiente stare alla distanza di un metro dall’animale per scongiurare qualsiasi pericolo.
Non cercate di schiacciare una vipera con i piedi: gli attacchi dei serpenti si basano sulla difesa e così provochereste la reazione dell'animale che è sicuramente più abile e veloce della vostra gamba.