Trilly è stata trovata nel 2016 in mezzo alla spazzatura, tra le rovine di un campo rom. È stata accalappiata e portata presso il canile Primavera di Fertilis, vicino ad Alghero. Aveva solo pochi mesi.
È qui che la sua storia si incrocia con quella di Claudia: «Trilly era una cagnetta meticcia molto diffidente, non sapeva andare al guinzaglio, odiava la pettorina, non si faceva neppure accarezzare da me e dal mio compagno», racconta la ragazza. Eppure Claudia ha deciso di darle una possibilità e di cominciare il percorso di adozione. «Aveva 7 mesi quando l'ho adottata. Non è stato facile, io non avevo mai avuto cani e le volontarie del canile erano quindi molto perplesse – continua Claudia – Non nego che le prime settimane sono state dure e impegnative, è anche scappata diverse volte: non appena si trovava al parco o alla casa al mare, Trilly si sfilava la pettorina e cominciava a correre, si rifugiava nella vegetazione oppure tornava dritta filata al portone di casa da sola».
C'è voluto tempo per far comprendere a Trilly che era al sicuro, che nessuno l'avrebbe riportata in canile, che non avrebbe corso pericoli durante una passeggiata all'aria aperta. E c'è voluta tanta pazienza, ma Claudia e il suo compagno sono riusciti a far sì che la cagnolina si fidasse di loro. «Si è legata a noi. Ora, dopo tanto tempo, sono tranquilla a scioglierla dal guinzaglio e a vederla scorrazzare libera la sera in spiaggia e la porto anche a fare trekking con noi. È super coccolata anche dai miei genitori e, soprattutto, va d'accordo con gli altri cani in famiglia», ha spiegato Claudia.
Nonostante una partenza difficile, la storia di Trilly ha avuto il suo lieto fine: «Non so come farei senza di lei», ha concluso Claudia.
Fonte: claudikant