A un certo punto della sua vita ha scelto di vivere lì, in una piazza di Treviso. È stata adottata dai residenti, che hanno iniziato ad amarla a tal punto che lei se ne stava ormai serenamente a covare le uova davanti a tutti. Una volta, le ha fatte persino all’interno del Bar Edera, il locale che ormai l’aveva accolta come una di famiglia. Lei è Rosita, una gallina. Per un brutto gioco del destino è morta investita da un’auto proprio nella sua piazza, quella di Santa Maria del Rovere. E ironia della sorte, era persino sulle strisce pedonali.
«Alle 7 di questa mattina il primo cliente venuto al bar ci ha detto di andare a vedere sulle strisce pedonali perché c’era una ‘cosa nera'. Siamo andati a vedere ed era il corpo di Rosita, investita da un’auto – spiega Debora Schiavon, del bar Edera – Era venuta qui durante il lockdown. Temevamo la sua presenza durasse pochissimo, invece si è ambientata e ha iniziato a vivere qui in piazza stabilmente, anche tra i nostri tavolini».
Rosita quest’autunno ha anche avuto una visita medica: i cittadini della zona hanno chiamato un veterinario per capire quale fosse il suo stato di salute. Infatti, stava perdendo piume ed era dimagrita. «Stava male per lo stress derivato dai lavori si sistemazione della piazza – prosegue Debora – Eppure, grazie alle cure che le sono state date, è guarita. È sopravvissuta al lockdown e, nonostante tutto, anche ai lavori della piazza. Ma non a un incidente. Fatalità, era pure sulle strisce. Quindi, era nel giusto». In questo periodo chi abitava lì sapeva che nella piazza doveva prestare qualche accortezza in più. Ma le passeggiate di Rosita se le ricorda bene chi per inchiodare con l’auto ha causato qualche tamponamento.
La gallina in piazza, sottolinea Debora Schiavon, «portava allegria». «Ci ha accompagnato in questo periodo brutto – aggiunge – Non ci ha fatto demoralizzare». E ora, cosa sarà del ricordo di Rosita? «Alcuni nostri clienti vorrebbero fare una piccola lapide – conclude – Non so se si concretizzerà, ma l’idea c’è».