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15 Maggio 2022
12:49

Trentino, pirata della strada investe cucciolo di orso e scappa

L'orso è stato trovato riverso immobile a bordo strada, con due zampe fratturate. La persona che lo ha investito non si è fermata dopo l'impatto ed è scappata senza chiamare i soccorsi.

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cucciolo orso trentino investito

Ancora un orso ferito in un incidente stradale in Trentino. Questa volta si tratta di un cucciolo, investito da un pirata della strada che dopo averlo travolto è fuggito senza neppure chiamare i soccorsi.

L’incidente si è verificato poche notti fa sulla statale 43, in bassa Val di Non, tra le località Cressino e Maso Sant'Angelo: l’orsetto, poco più di 70 kg di peso, è stato colpito in pieno e sbalzato a borso strada, dove è stato poi trovato dai soccorritori con numerose fratture.

Del mezzo che l’ha investito nessuna traccia: dopo l’impatto e nonostante la violenza (70 kg sono difficili da ignorare anche se si procede a bassa velocità) nessuno è rimasto in zona e nessuno ha chiamato i soccorsi nell’immediatezza. A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti sopraggiunti in un secondo momento, che hanno visto l’orso a bordo strada immobile. Sul luogo dell’incidente sono quindi arrivati guardie forestali, vigili del fuoco volontari di Campodenno e veterinario, che hanno messo in sicurezza l’animale e lo hanno trasferito al Casteller, il centro trentino in cui vengono portati gli orsi recuperati durante soccorsi o altri interventi.

L’orso è stato sedato e sottoposto a un esame veterinario che ha accertato la frattura di due zampe. Ferite che necessitano un ricovero e una riabilitazione che avverrà al Casteller, limitando al massimo l’interazione con gli esseri umani per consentire un rapido ritorno in natura. Si indaga intanto sul pirata della strada che ha rischiato di ucciderlo ed è fuggito: l’auto certamente porterà i segni dell’impatto, e le indagini per rintracciarlo son già partite.

Enpa: «Quanti altri animali uccisi dobbiamo attendere per i corridoi faunistici?»

L’Enpa del Trentino, intanto, ha annunciato l’intenzione di procedere per vie legali: «Investire un animale può essere un incidente. Fuggire lasciandolo sull'asfalto a morire, non è un incidente», ha sottolineato la presidente Ivana Sandri, ricordando che quanto accaduto non è soltanto una violazione del codice della strada, ma anche del codice penale ed è reato, aggravato dal fatto di essere stato commesso contro una specie protetta.

Poi l’appello ad adottare le misure che da anni le associazioni chiedono per prevenire una vera e propria piaga, quella degli investimenti di animali selvatici sulle strade del Trentino: «Quanti anni, quanti incidenti, quanti danni agli automezzi e alle persone, quanti animali feriti e uccisi dobbiamo ancora attendere, prima di avere qualcosa di veramente efficace? – ha rimarcato Sandri – Da quanti anni l'Enpa chiede che vengano predisposti i corridoi faunistici nei tratti in cui avviene la maggior parte degli attraversamenti e qui di degli investimenti?».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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