Tre diversi esemplari, due investiti da automobili un’altra inseguita da un branco di cani. Gli sguardi sereni nonostante le ferite, la disponibilità a farsi aiutare dalle persone che hanno prestato loro aiuto. È stato un weekend difficile quello di alcune volpi in Salento. In situazioni diverse è stato necessario il ricovero presso il Centro Recupero Animali Selvatici di Calimera.
La prima delle volpi è un maschio adulto investito in provincia di Lecce. A recuperare l’animale è stata Alessia Garofalo, coordinatrice del Nucleo Operativo Nogez di Lecce, che si trovava di passaggio in auto in località Lifoggi a Gallipoli: «Andavo a lavoro ed era ferma al centro della carreggiata – spiega a Kodami – mi sono fermata anche se l’animale sembrava morto. In realtà respirava, era ancora viva. Ho preso un lenzuolo e l’ho avvolta al suo interno. L’ho trasferita alla Clinica del Salento per il primo soccorso e nel frattempo ho attivato il protocollo previsto per gli animali selvatici. Ho chiamato la Polizia Locale di Gallipoli che immediatamente ha contattato le Guardie Zoofile del Nogra, che gestiscono in convenzione il trasporto per questi episodi». La volpe è stata trasferita così al Cras di Calimera dove la diagnosi è stata chiara: trauma cranico a seguito di investimento e bacino fratturato in più punti.
Stesso destino è toccato a un altro soggetto, sempre maschio adulto, anch’egli investito e trasportato d’urgenza al Cras per le cure. La diagnosi è analoga alla precedente: frattura del bacino. Entrambi gli animali stanno bene ma ci vorrà del tempo perché le ossa si saldino e consentano loro di riprendere a camminare. Al momento riescono comunque a mettersi in piedi e sono collaborative.
Più singolare il caso della terza volpe arrivata al Cras, una femmina spaventata e in ipotermia: «E' stata rincorsa da un branco di cani a San Cataldo – racconta a Kodami Simona Potenza, referente del Cras di Calimera – per salvarsi si è buttata in mare. I cani sono andati via desistendo dal volerla attaccare. Lei, uscita dall’acqua, si è raggomitolata sulla spiaggia, al freddo, cercando di riprendersi dall'aggressione e dal freddo. I responsabili di un lido vicino e un passante ci hanno inviato la segnalazione e i Carabinieri Forestali sono andati a prenderla trasportandola da noi».
In tutti e tre i casi gli animali si sono lasciati assistere dagli umani, pur mostrando un po’ di paura per tutta la situazione: «La volpe aggredita è più spaventata e guardinga, ma anche lei si è lasciata prendere dai forestali e non ha mostrato segni di aggressività per tutto il tempo del ricovero – ha aggiunto la referente del Cras – Non posso immaginare il terrore che ha provato ad essere inseguita in pieno giorno, tra le macchine e la gente, tanto da spingerla a correre in spiaggia e buttarsi in mare con la mareggiate di quei giorni».
I casi di volpi portate al Cras sono numerosi nel corso dell’anno, come già vi avevamo raccontato in precedenti occasioni. Questi animali tendono sempre più ad avvicinarsi ai centri abitati, probabilmente anche per le difficoltà che incontrano a reperire cibo dalle campagne. Capita così che si mettano a frugare nell’immondizia o rubino un po’ di cibo dalle ciotole di gatti e cani. Lo scorso novembre, addirittura, un esemplare si avvicinò alla villa di un uomo per chiedere soccorso. Tuttavia il fatto che si approssimino così tanto all’uomo può essere una cosa non positiva, perché in questa maniera si espongono a pericoli più alti per la loro sopravvivenza.
Laddove ci si ritrovi dinnanzi a un animale selvatico in difficoltà è importante non voltare la testa dall’altra parte. Basta chiamare le forze dell’ordine, Polizia Locale o Carabinieri Forestali, o direttamente il Cras competente per territorio. Quello salentino ha anche una pagina Facebook di riferimento, Sos Fauna Calimera, dove potersi rivolgere per tutti i casi di questo tipo.