Tre gattini appena nati, il miagolio avvertito da una passante. Uno dei piccoli che purtroppo non riesce a salvarsi. Orrore a Bari dove una cucciolata è stata chiusa in una busta dell’immondizia e gettata nel bidone dell’indifferenziata. I fatti sono avvenuti a Ceglie del Campo, un quartiere ed ex frazione della periferia cittadina. Ad accorgersi di ciò che stava avvenendo è stata una ragazza che, sentendo i lamenti provenire dal cassonetto, si è fermata e ha cercato di capire che cosa stesse accadendo.
A quel punto ha tirato fuori il sacco nero e ha aperto un varco nella plastica. All’interno i cuccioli, due ancora vivi e uno, invece, già deceduto: «Ho visto in lacrime la ragazza per quel gattino – spiega Paola Bellone, una volontaria che opera su quel territorio, contattata da Kodami – oggi una mamma gatta starà male e starà cercando i suoi piccoli, uno dei cuccioli è morto e altri due lottano per vivere».
In prima battuta le due donne hanno provato a contattare la Polizia Locale per attivare il servizio di pronto soccorso per i randagi. Vista l’impossibilità di ottenere un intervento in tempi rapidi si sono rivolte alle Guardie Ecozoofile del Nogez che hanno raggiunto il posto fornendo un supporto per le cure dei due piccoli sopravvissuti.
«Per fortuna uno dei due non ha mai smesso di miagolare, così siamo riusciti ad individuarli – ha aggiunto a Kodami Fiorella, la giovane che per prima ha sentito i gatti – minuscoli, freddi e pieni di larve. Erano chiusi dentro una busta di plastica. Mi auguro con tutto il cuore che stiano bene. Questo è il periodo più brutto dell'anno per le cucciolate di gattini».
E in effetti è lo stesso Roberto Ferrara, responsabile regionale dei Nogez a spiegare la difficoltà di queste settimane: «È un periodo critico per le gravidanze dei gatti – racconta a Kodami – ieri abbiamo avuto quattro chiamate di emergenza del medesimo tenore. Questa la più crudele per il modo in cui hanno abbandonato i cuccioli. La primavera è il periodo in cui non solo nascono i fiori ma anche tanti bei gattini, frutto di mancate sterilizzazioni e menefreghismo della gente. La cosa più meschina, a cui purtroppo dobbiamo far fronte, è l’allontanamento dei cuccioli dalle mamme che poi vengono lasciati, addirittura chiusi in buste di plastica, vicino ai cassonetti dell’immondizia. Il pronto soccorso è sempre più al collasso, i fondi stanziati non sono infiniti e nemmeno tanti per far fronte a tutte queste emergenze. Si cerca di dare priorità a gatti gravemente feriti e purtroppo lasciare, a malincuore in secondo piano, le emergenze di gattini da allattare. Perché, alla fine, di questo si tratta. I piccoli hanno bisogno di essere alimentati e i medici veterinari non possono fare le balie».
Nel frattempo i gattini sono stati affidati a una volontaria, resasi disponibile a provvedere a loro in questa delicatissima prima fase della loro vita. Con lei c’è una mamma gatta che già sta allattando i suoi cuccioli e che ha accolto i due nuovi arrivati nel suo giaciglio. Roberta, della squadra dei Nogez, sta coordinando le operazioni. Occorrerà ovviamente trovare loro una collocazione non appena ve ne saranno le condizioni. Saranno fornite tutte le indicazioni per offrire disponibilità ad adottare i due cuccioli attraverso le pagine Facebook dei Nogez o contattando il numero 3201652637.