Tre gattini sono stati abbandonati dentro alcune buste dell’immondizia a Sovigliana, nel comune di Vinci. Sono talmente impauriti da starsene ben nascosti dentro il trasportino, non mangiano quasi niente e hanno fatto pipì solo dopo 24 ore essere stati recuperati. «Sono molto molto spaventati e non è il caso di stressarli ulteriormente» spiegano i volontari del gattile di Empoli Gli Aristogatti, casa temporanea dei mici.
«È successo tutto venerdì quando intorno alle 21, un passante ha visto dei sacchi abbandonati a bordo strada in mezzo all'erba. Nel silenzio della sera ha sentito un flebile miagolio e ha capito subito che in mezzo a quella che sembrava essere spazzatura abbandonata, c'erano invece dei gatti. Inutile dire che erano stati scaricati a debita distanza dalle telecamere degli esercizi commerciali lì intorno».
Una volontaria del gattile si è recata velocemente sul posto segnalato e ha recuperato questi tre trasportini chiusi con dello scotch dove all’interno c’erano tre bei gattoni, a prima vista in salute, anche se completamente immersi nei propri escrementi: «C'era il nome in bella vista su ogni gabbietta e, poi nei sacchetti intorno, c'erano croccantini, scatolette e cucce».
Il gattile si prenderà cura dei mici, ovviamente: «Cosa dobbiamo fare, ci occuperemo anche di questa ennesima emergenza, ma se non si riesce a capire che non è questo il modo di "disfarsi" di quelli che per qualcuno sono dei problemi, arriverà il giorno in cui non potremo più aiutare nessuno di loro».
Che abbandonare non sia il metodo migliore per togliersi il peso di una responsabilità che sarebbe dovuta essere ben ponderata, dovrebbe essere ormai più che risaputo. Tanto che ogni volta che si ripresentano situazioni simili scatta la domanda su come sia possibile esista ancora qualcuno che non sappia che basterebbe sterilizzare i propri animali per evitare tutto questo.
E, invece, evidentemente chi non prende in considerazione l’alternativa, esiste e non è nemmeno troppo solo, basti vedere il numero di gatti abbandonati in Italia: sono una media di 80mila ed è solo una stima, purtroppo, probabilmente al ribasso, perché nessuno sa davvero quanto sia esteso il fenomeno in realtà. Uno scenario, quello del nostro Paese, che racconta una fragorosa violazione di ciò che c’è scritto nella “Dichiarazione universale dei diritti dell’animale” nel punto in cui dice che «l’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante».
Questo importante testo proclamato addirittura il 15 ottobre 1978 nella sede dell’Unesco a Parigi, pur non avendo alcun valore sul piano giuridico-legislativo, ne ha comunque un altro importantissimo e cioè quello di aver rappresentato una scelta di civiltà. Infatti, anche se ancora lontano da un’etica di vita della non violenza e del non sfruttamento, dalla considerazione che anche gli animali sono esseri senzienti e con la capacità di provare emozioni e sentimenti, ha comunque in sé degli aspetti positivi. È vero, sono passati più di trent’anni da quel documento e molte cose sono cambiate non, però, ritenere cosa normale l'uccidere esseri viventi in grado di provare dolore, umiliazione e paura. La società, però, sta cambiando e dipenderà da tutti permettere di far crescere sempre di più la cultura di rispetto verso tutti gli animali.
Per informazioni sui mici abbandonati a Vinci si può telefonare al 338/3244769 o inviare una mail all’indirizzo: info@aristogatti.org