Chiusi in una busta di plastica e abbandonati in un cassonetto come se fossero stati spazzatura: sarebbero morti così tre cuccioli abbandonati a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia.
«Sarebbe troppo riduttivo definire questo gesto semplicemente “vile” e “inumano”. Siamo davanti a un episodio che genera incredulità e tristezza, un reato da condannare senza “se” e senza “ma”», è stato il commento del sindaco del Comune foggiano, Michele Crisetti, che poche ore fa ha denunciato l'accaduto.
Ad accorgersi della loro presenza tra le buste della spazzatura è stato un cittadino che, allarmato dai guaiti, ha contattato un volontario di zona subito giunto sul posto per recuperare e mettere in salvo i piccoli.
I cuccioli sono poi passati alle cure di un gruppo di attivisti e del servizio veterinario locale.
Contestualmente è stata allertata anche la Polizia locale che subito ha identificato l'autore del reato grazie ai sistemi di video sorveglianza sparsi sul territorio comunale. Anche se è nota l'identità della persona che ha abbandonato i cuccioli nell'immondizia, risultano ancora ignote le motivazioni che possono averla spinta a commettere un atto tanto estremo e crudele.
«Una cosa è certa: la lotta al randagismo e agli abbandoni si farà ancora più dura – ha aggiunto Crisetti – Nonostante le tante difficoltà che si possono incontrare su un percorso del genere, continueremo sulla strada intrapresa, portando avanti dei seri provvedimenti».
I piccoli sono probabilmente il risultato non voluto di una delle tante cucciolate casalinghe che avvengono nelle case, e come molti altri sono finiti nella spazzatura. Un gesto estremo che si ripete da Nord a Sud. L'ultimo caso risale a un mese fa, quando a Genova sono stati rinvenuti tra i bidoni cinque cuccioli, tutti morti dopo il ritrovamento nonostante l'impegno dei soccorsi.
L'amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo, allo scopo di scoraggiare simili atti ha già annunciato che avvierà una campagna di sterilizzazione e controlli su tutto il territorio comunale proprio al fine di scoraggiare le cucciolate e favorire l'informazione tra i cittadini. Il progetto sarà attuato con il supporto del referente comunale per la prevenzione e la lotta al randagismo Alberto Pietroboni.