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28 Agosto 2023
17:48

Tre aquile di Bonelli folgorate in Sardegna dall’inizio di agosto

Sono tre, dall’inizio di agosto, le aquile di Bonelli morte folgorate in provincia di Sassari. Gli esemplari erano stati immessi nell'isola grazie al progetto Aquila A-Life, ma in Regione è ancora ferma la proposta di legge per la tutela degli uccelli dai danni causati dalle linee elettriche.

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Sono tre, dall’inizio di agosto, le aquile di Bonelli arrivate morte per folgorazione al Centro di Bonassai per il recupero della fauna selvatica ferita, in provincia di Sassari.

Gli esemplari, provenienti dalla zone di Ozieri e dell’aeroporto di Olbia, fanno parte del gruppo di oltre una trentina di esemplari, dotati di gps e rilasciati in Sardegna a partire dal 2018, nell’ambito del progetto Aquila a-Life promosso dalla Grefa, ong madrilena in collaborazione con Ispra e Forestas, l’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell'ambiente della Sardegna. L’obiettivo del progetto è quello di aumentare la presenza dell’Aquila di Bonelli, attraverso la liberazione di pulcini nati in cattività e immessi attraverso hacking o nascite in natura. Tuttavia il bilancio non è al momento positivo, proprio a causa della elettrocuzione, una delle principali cause di mortalità per questa specie.

«Allo stato attuale risolvere questa problematica è un sogno – sostiene Marco Muzzeddu, veterinario del Centro di recupero della Fauna selvatica ferita di Bonassai che ha eseguito l’autopsia degli esemplari di aquile morte per folgorazione -. Se si considera che in Spagna, dove la Bonelli è presente e dove sono stati fatti interventi sulle linee elettriche, la mortalità di questo volatile per elettrocuzione è del 50 per cento, si capisce che c’è tanto da lavorare. In ogni caso è importante segnalare la questione come una minaccia per questa specie, ma anche per altre, e iniziare a sensibilizzare le compagnie elettriche affinchè realizzino interventi di messa in sicurezza sulle linee».

In Sardegna la situazione non sembra al momento differente rispetto alla Spagna: «Molte di quelle aquile liberate nel corso del progetto sono morte, vittime della folgorazione – riferisce Francesco Guillot, coordinatore Lipu della Regione Sardegna – Dal 2021 c’è una proposta di legge della regione Sardegna, avanzata da Piero Maieli e altri, per la tutela degli uccelli da elettrocuzione e collisione causati dalle linee elettriche e dagli impianti eolici, ma questa legge al momento è ferma, e il consiglio regionale dovrebbe attivarsi per farla approvare. In Sardegna ci sono 14 mila chilometri di linea a media tensione, le reti a tre fili dove le aquile, ma anche gli altri rapaci e le poiane, muoiono a causa dell’elettrofolgorazione.

L’obiettivo della legge sarebbe quello di mettere in sicurezza i cavi, per isolare, nel punto dove c’è il palo, almeno un metro e mezzo di filo, perché quello è il punto dove loro vanno. Non solo l’aquila di Bonelli ovviamente, ma sembra che questa abbia in particolare una predisposizione spiccata per andare a fermarsi in quel tratto».

Dal momento che l’aquila di Bonelli condivide problemi come l’elettrocuzione con altre specie di rapaci, anche queste, come l’aquila reale e il biancone, beneficerebbero delle azioni dirette ad arginare questo pericolo e, più in generale, tutta l’avifauna.

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Daniela Scamuzzi
Giornalista
Sono giornalista professionista, vivo e lavoro tra Roma e la Sardegna, terra delle mie origini. Mi occupo da anni di salute, ecologia e welfare per agenzie di stampa, televisione, periodici. Amo la natura, sono vegetariana, credo e mi impegno per un mondo che finalmente impari a rispettare realmente la vita degli animali e la loro libertà.
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