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4 Maggio 2021
13:13

Toy, il cane che veglia sulla bara della sua umana

La commovente storia di Toy arriva da Bahia, in Brasile. Doña Luzinete, questo il nome della defunta, era la sua pet mate e se ne è andata all'improvviso. Ciò che più ha colpito tutti è stata la disperazione di questo cane.

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La commovente storia di Toy arriva da Bahia, in Brasile. Doña Luzinete, questo il nome della defunta, era la sua pet mate e se ne è andata all'improvviso. Ciò che più ha colpito tutti è stata la disperazione di questo cane. Toy non voleva far avvicinare nessuno alla bara e si poggiava con le sue zampe sul feretro. Quasi volesse entrare dentro.

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Ma gli animali soffrono per il lutto?

Quando muore una persona per noi cara, mettiamo in atto usanze e cerimonie, diverse a seconda delle tradizioni locali. C’è chi proclama tre giorni di lutto, chi si veste di nero e chi, come i calciatori, gioca col nastro nero al braccio. Questi rituali, che rappresentano la dimensione sociale del lutto, esistono anche negli altri animali.

E i cani comprendono la morte? La scienza dimostra che i cani sono in grado di instaurare connessioni molto profonde con gli esseri umani e provano molte emozioni in modo simile al nostro. I cani sono in grado di sentire il dolore della perdita molto profondamente e hanno anche una certa capacità di elaborare mentalmente e reagire alla scomparsa di qualcuno. Ma non si sa se comprendano il significato della morte.

«Quando la persona muore, in realtà, il cane legge tutto quello che accade intorno al corpo del defunto. Ad esempio durante l'accompagnamento al cimitero il cane percepisce una certa "energia sociale" che convoglia nel punto della sepoltura ed è chiaro che poi l'animale ha una memoria delle relazioni e continua a cercarla ma, diversamente da noi che andiamo sulla tomba per commemorare, il cane va sulla tomba per stare».

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Cosa aspetta in realtà il cane?   

«Il cane non torna sulla tomba per piangere ma per passare ancora del tempo accanto alla persona», continua David Morettini, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami. «La cooperazione con il cane non deve sempre essere misurata sul fare qualcosa, perché lui la cooperazione la intende anche come il rinsaldamento del legame e non dipende necessariamente da una performance ma dallo stare insieme, soprattutto nei tempi di riposo. E quel poter vivere una relazione di vicinanza genera profondo appagamento nel cane».

Accade dunque anche quando il corpo del proprietario è stato sepolto, perché il cane ricorda il luogo in cui lo ha visto o percepito per l'ultima volta: «Il cane quindi torna alla tomba perché ha voglia di riposarsi e di ricongiungersi alla persona con cui condivideva la vita nel luogo dove quest'ultima è per "l'ultima volta"», conclude Morettini.

Fonte | Jailson Almeida

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