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23 Marzo 2024
9:30

Torna l’Earth Hour: spegniamo le luci per ricordarci di salvare il Pianeta

Sabato 23 marzo alle 20.30 torna Earth Hour, l’Ora della Terra. In quest'ora si spegneranno tutte le luci per un’ora. Un messaggio condiviso per chiedere di salvare il Pianeta dallo sfruttamento.

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Sabato 23 marzo alle 20.30 torna Earth Hour, l’Ora della Terra. In quest'ora si spegneranno tutte le luci per un’ora col desiderio di mostrare, attraverso questo gesto simbolico, quanto forte possa essere l’impatto di un’azione condivisa per la tutela del clima e per salvare il Pianeta.

Si tratta dell’evento globale che il WWF dal 2007: «Non è solo un appuntamento internazionale, ma la richiesta di unire le forze per fare "+Azioni e –CO2" e assicurarci dunque un futuro di benessere».

È proprio con il messaggio “+Azioni -Co2: Diamo Un Futuro Al Nostro Futuro!” che il WWF Italia invita cittadini, comunità e aziende a spegnere le luci e regalarsi un'ora per la Terra, sulla scia della sfida lanciata all’inizio di questa settimana, dedicando 60 minuti ad un’azione positiva per il futuro del nostro fragile Pianeta. Oggi per un’ora si spegneranno i principali monumenti d’Italia e ben 170 comuni parteciperanno a questa iniziativa.

Milioni di persone in oltre 190 Paesi e territori daranno vita a “The Biggest Hour for Earth”, la più grande ora per la Terra, con l’obiettivo di trasformare questa singola ora in milioni di ore di azioni e momenti di consapevolezza sui rischi legati alla perdita di Natura e agli impatti del cambiamento climatico. La scorsa edizione oltre 410.000 ore  sono state dedicate alla cura del pianeta da milioni di volontari.

Allo stesso tempo, l'Ora della Terra di quest'anno servirà anche come potente promemoria sull’importanza del nostro Pianeta, della necessità di proteggerlo e su quanto poco tempo abbiamo per farlo, per un futuro più giusto e sostenibile per tutti. Earth Hour 2024, infatti, arriva sulla scia del risultato della COP28 di Dubai, nella quale si è concordato di “transitare fuori dai combustibili fossili”: insomma, il percorso per la completa eliminazione dei combustibili fossili è iniziato. Mancano appena 6 anni per raggiungere l’obiettivo che la stessa COP28 si è posta, cioè diminuire le emissioni di gas serra del e 43% rispetto ai livelli del 1990. Questo e i prossimi anni saranno, quindi, cruciali per garantire che il decennio si concluda positivamente per il clima, per la natura e per le persone, evitando rischi enormi per il nostro Pianeta e la vita di tutti. Siamo tutti chiamati a dare un contributo, piccolo ma prezioso, per evitare a noi e alla future generazioni situazioni di rischio incalcolabili.

Il Colosseo al buio

L’evento centrale italiano si svolgerà oggi, sabato 23 marzo, a Roma, ore 20.30 al Colosseo.  Inoltre tante e sono le iniziative organizzate sul territorio dagli attivisti con oltre 40 attività locali e circa 200 comuni che hanno aderito all’iniziativa e che spegneranno luoghi simbolo, piazze e monumenti in tutta Italia. Ben 12 i capoluoghi di provincia che spegneranno i loro monumenti.

Oltre al Colosseo, in Italia si spegneranno le luci del Vaticano, del Quirinale, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi. a Roma; Padova spegnerà il portico di Palazzo Moroni, Piazza dei Signori, Piazza dei Frutti, Piazza delle Erbe, Palazzo Capitanio e via 8 Febbraio; a Firenze Ponte Vecchio e Torre di Arnolfo, Piazzale Michelangelo, Basilica di Santa Croce, Abbazia di San Miniato e il Duomo, Trento negli spazi espositivi del Muse; Venezia a Piazza San Marco; Ledro con il suo splendido Museo delle Palafitte; Torino spegnerà la Mole Antonelliana e i ponti monumentali sul fiume Po; verrà spento il Tempio di Segesta che fa parte de Parco Archeologico di Segesta mentre  Bari spegnerà  i candelabri posti sul Lungomare Nazario Sauro, Bologna le luci del Palazzo del Podestà e della Fontana del Nettuno, Napoli Palazzo San Giacomo .

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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