video suggerito
video suggerito
15 Settembre 2021
17:41

Torna in famiglia il Caracal venuto in Italia da turista: sarà sotto custodia giudiziaria

La famiglia polacca che era venuta in vacanza in Italia con il suo Caracal è stata nominata custode giudiziaria dello stesso animale. A disporlo, la Procura della Repubblica di Firenze dopo che i carabinieri forestali lo avevano sequestrato perché si tratta di una specie la cui detenzione in casa è illegale, almeno in Italia.

3.996 condivisioni
Immagine

La famiglia polacca che era venuta in vacanza in Italia con il suo Caracal è stata nominata custode giudiziaria dello stesso animale. A disporlo, la Procura della Repubblica di Firenze dopo che i carabinieri forestali lo avevano sequestrato perché si tratta di una specie la cui detenzione in casa è illegale, almeno in Italia. I turisti lo avevano portato durante il loro viaggio in camper perché ritenevano che le regole fossero le stesse della Polonia. Invece, dopo averlo perso, hanno chiesto aiuto ai militari che hanno dovuto, necessariamente, porlo sotto custodia.

La disavventura è capitata nel Comune di Figline e Incisa Valdarno. L’esemplare, di circa sei mesi, è stato ritrovato grazie ad alcune ricerche a tappeto fatte anche attraverso l’uso di cani molecolari. L’animale era nato in cattività in un allevamento belga e non era ibridato. Questo lo ha fatto rientrare nell’elenco delle specie ritenute pericolose e non detenibili.

La famiglia è rientrata in Polonia ma sulla loro testa pende ancora la denuncia per la violazione della legge 150 del 1992 che stabilisce il divieto di detenzione di «mammiferi e rettili provenienti da riproduzioni in cattività che costituiscano pericolo per la salute e per l'incolumità pubblica». Quindi, l’iter giudiziario rimane in piedi a tutti gli effetti.

Il Caracal era stato posto sotto sequestro nella sede della ASL Toscana Centro di Firenze ma il magistrato ha autorizzato a cambiare custodia, facendolo rientrare, di fatto, tra le mani dei loro stessi pet mate.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social