Il Coesistenza Festival si sposta quest’anno tra le montagne del Trentino e, più nello specifico, in val di Ledro, dove da venerdì 1 a domenica 3 settembre 2023, avrà luogo la seconda edizione dell’evento, organizzato anche quest’anno grazie alla collaborazione tra Pams Foundation e l’associazione Io non ho paura del lupo, entrambe impegnate nella divulgazione scientifica e nella sensibilizzazione al dialogo per il superamento dei conflitti tra l'essere umano e le altre specie.
Nel 2022 l’evento si era tenuto in Lessinia, un luogo che, oltre dieci anni fa, fu teatro del ritorno del lupo sulle Alpi centrali, grazie all’incontro tra Giulietta e Slavc. Quest’anno invece, il campo base sarà Malga Cita, immersa nel verde del Trentino.
E non è un caso, visto che questo territorio in seguito alla tragica morte di Andrea Papi, vive la coesistenza come un tema di attualità, che per la comunità locale riguarda sfere socio culturali e politiche, in particolare in previsione delle prossime elezioni provinciali, previste per il prossimo 22 ottobre.
«Anche a fronte di quanto avvenuto, riteniamo che si debba parlare molto di più di questo tema e che sia necessario farlo rispettando la complessità che la coesistenza tra l'uomo e la fauna porta necessariamente con sé – spiega a Kodami Anna Sustersic, membro dell'organizzazione, ma anche presidentessa di Pams Foundation Europa ed esperta di mitigazione del conflitto tra l'essere umano e le altre specie – Supportiamo la pluralità dei punti di vista e delle esigenze, ma anche la varietà di soluzioni possibili a seconda del contesto ambientale, culturale, sociale ed economico. Solo cercando di parlarne rispettando questa complessità, e non cercando di semplificare la questione, si potrà individuare il modo per rendere la coesistenza un’opzione realistica».
Tra i moltissimi ospiti, infatti, ci saranno Alessandro De Guelmi, ex veterinario responsabile delle catture degli orsi in Trentino, Massimo Vettorazzi, autore del famoso video che ritrae l'incontro tra un orso e un lupo, ma anche rappresentanti della Pat come Claudio Groff e Matteo Zeni, del Servizio Faunistico Provinciale, oltre ad alcuni rappresentanti dell'Associazione Cacciatori locale e di Coldiretti e Duccio Berzi, uno dei coordinatori del Progetto veneto di gestione proattiva del lupo, mediante telemetria satellitare.
Nella giornata di sabato 2 settembre, Andrea Mustoni, zoologo, coordinatore tecnico del progetto LifeUrsus e responsabile della ricerca scientifica del Parco Naturale Adamello Brenta, approfondirà inoltre la storia del rapporto tra uomo e fauna selvatica, provando a tracciare anche le ipotesi per un possibile futuro.
«Il festival nasce come un evento che vuole crescere insieme al suo pubblico e, infatti, alla fine della prima edizione abbiamo fatto un questionario per capire quali argomenti i partecipanti desiderassero approfondire – continua Sustersic – Il programma di quest’anno è quindi, almeno in parte, una risposta alle richieste del pubblico, così come lo sarà anche l’edizione 2024. Crediamo fortemente che, per avere efficacia, il dialogo debba rappresentare al meglio le curiosità, i dubbi e le esigenze della cittadinanza».
Verrà affrontato anche il tema della prevenzione delle predazioni, di cui si sta parlando molto in seguito all'ordinanza, firmata da Maurizio Fugatti, di abbattimento dei due lupi in Lessinia, e per approfondire questo argomento, sono stati invitati Elisabetta Tosoni ed Umberto Esposito, co- autori del Progetto “L’Orso e La Formica” e Valter Grossi, allevatore di Pastori Maremmani Abruzzesi e responsabile del Settore Lavoro del club di razza.
«Ci vogliamo rivolgere a tutti coloro che vogliono prendere parte attiva al dibattito riguardante il rapporto tra l'uomo e la fauna o, più in generale, con la natura – spiega l'organizzatrice – Il fine è quello di promuovere una raccolta di idee e dubbi, per provare a fare in modo che questo diventi un tema di riflessione quotidiana e per offrire stimoli e informazioni in modo che ognuno possa costruire le proprie risposte a riguardo».
Proprio ora che il conflitto sembra essere particolarmente acceso e, in attesa delle elezioni provinciali che si giocheranno anche intorno al tema della gestione faunistica, secondo gli organizzatori di Coesistenza Festival ha senso continuare in questa direzione: «Restiamo convinti che sia fondamentale parlarne, perché condividere il pianeta è un concetto che sta alla base della nostra sopravvivenza e della nostra buona esistenza, sia fisica che mentale e psicologica».