La modifica al Regolamento comunale di Torino per la tutela e il benessere degli animali è stata ritirata. La proposta aveva suscitato molta preoccupazione da parte di alcuni consigliere comunali e non solo per la parte relativa agli animali dei senzatetto della città, a rischio di sequestro se utilizzati per praticare l'accattonaggio.
A comunicare il ritiro è stata Chiara Giacosa sul suo profilo Facebook. La consigliera comunale del Movimento 5 stelle e promotrice delle modifiche scrive: «Siete più forti voi…ma almeno io ho la coscienza pulita. Le modifiche al Regolamento sono state un lavoro lungo e faticoso che, almeno fino a un certo punto, hanno trovato concordia in chiunque ci abbia lavorato. Fino a quando qualcuno ha deciso che la politica e le logiche partitiche dovessero venire prima del benessere animale». Le parole della consigliera sottolineano quindi la convinzione, da parte dei promotori, di aver agito per migliorare le condizioni di vita degli animali e sottolineano l'impossibilità di portare avanti la proposta.
Nel post, Chiara Giacosa continua attaccando chi avrebbe agito per motivi diversi, sempre secondo la consigliera, da quelli legati alla tutela del benessere dei cani degli homeless: «Almeno, io, la notte vado a dormire con la coscienza pulita di chi sa bene di aver sempre agito solo per il bene degli animali di Torino e mai per questioni economiche e/o politiche/partitiche. (…) In pieno accordo con il secondo firmatario Federico Mensio, abbiamo ritirato la proposta di delibera. Faccio un passo indietro con la coscienza più che pulita».
Carlotta Salerno commenta la scelta: «I diritti degli animali scaldano gli animi»
Carlotta Salerno, presidentessa della sesta circoscrizione, che fin dal primo momento aveva dichiarato a Kodami i suoi dubbi riguardo l'aggiornamento del regolamento, commenta: «Ho appreso la notizia del ritiro della proposta di modifica che aveva sollevato preoccupazione per il destino degli animali di proprietà dei senzatetto. Dal punto di vista umano non posso che essere dispiaciuta per la consigliera Giacosa. Sono sicura che il lavoro svolto dai firmatari sia stato fatto in buona fede e i tentativi di migliorare realmente il regolamento fossero sinceri». La presidentessa della sesta circoscrizione conclude con una riflessione: «Quello che ho imparato negli anni è che i temi delicati come quello dei diritti degli animali scuotono gli animi fin nelle fondamenta e di conseguenza il dibattito diventa a volte molto caldo, come è accaduto in questo caso. Per fortuna la città un regolamento ce l'ha già. Certo, Si può sempre migliorare e attualizzare, ma in questo caso sarebbe stata necessaria un'ulteriore mediazione per trovare il punto di incontro tra le parti. Se la proponente ha scelto di ritirare la sua proposta, ha sicuramente pensato che fosse l'unica strada possibile da percorrere».
Cosa preoccupava i consiglieri contrari alle modifiche
Le critiche dei consiglieri comunali dell'opposizione nascevano a causa della modifica al punto numero 22 dell'articolo 9 del regolamento, il quale recitava: «E' vietato su tutto il territorio di Torino utilizzare qualsiasi specie animale per la pratica dell'accattonaggio (…) gli animali di cui sopra verranno sequestrati e ricoverati presso il canile municipale». La bozza della normativa parlava quindi dell'aspetto legato alla richiesta di elemosina, lasciando la libertà ai senzatetto di muoversi accompagnati dai loro cani. «Come faranno a distinguere chi sta chiedendo l'elemosina e chi no? – si chiedeva Carlotta Salerno, intervistata da Kodami proprio nei giorni in cui la proposta aveva raggiunto i consiglieri comunali – I consiglieri promotori sostenevano che si sarebbe occupata la Polizia locale, la quale conosce i singoli casi, di decidere quando sarebbe stato necessario intervenire con il sequestro. Ma come potevamo accontentarci solo di questa risposta per la tutela delle persone e dei loro cani?».