L’anno nuovo è iniziato all’insegna dell’ansia e della preoccupazione per i gestori della Casa del Cane Vagabondo, rifugio per animali che sorge a Barbania, Comune alle porte di Torino.
Nella notte tra l’1 e il 2 gennaio, infatti, un albero già pericolante si è abbattuto sulla recinzione che delimita il terreno su cui sorge il rifugio, aprendo un varco che alcuni cani hanno sfruttato per scappare. I gestori si sono accorti di quanto era accaduto soltanto la mattina del 2 gennaio, quando all’appello mancavano un Breton e due Lupe Cecoslovacche.
Fortunatamente, grazie anche agli appelli diffusi sui social, nel pomeriggio di martedì i tre cani sono stati ritrovati e riportati al sicuro, ma il vento ha causato altri danni alle recinzioni e la mattina del 3 gennaio i titolari del rifugio si sono accorti che nella notte erano scappati altri due Lupi Cecoslovacchi, che a metà mattina di mercoledì erano ancora dispersi. Si tratta di cani che il rifugio, allestito in una cascina, accoglie in seguito ad abbandoni o cessioni di proprietà, che in alcuni casi vengono adottati a distanza per garantire loro assistenza e cure.
Il rifugio sta attraversando un momento estremamente difficile a causa di una tromba d’aria che si è abbattuta sul territorio tra il 21 e il 22 dicembre scorsi: «I danni causati dal vento sono davvero enormi, la situazione è veramente disastrosa – era stato l’appello dei gestori – Le tettoie dei box sono state tutte sollevate dal vento, i rivestimenti sono andati e con il freddo dobbiamo muoverci il più in fretta possibile. Chiunque possa darci una mano con i lavori, soprattutto muratori, ci contatti per favore. È veramente urgente».
Negli ultimi dieci giorni, dunque, i gestori del rifugio si sono dati da fare per cercare di sistemare le recinzioni, ma la nuova ondata di maltempo della fine dell’anno ha aggravato ulteriormente la situazione. E adesso la preoccupazione è tutta per i due Lupi Cecoslovacchi fuggiti nella notte. Questa razza non è infatti di semplice gestione: questo bellissimo e complesso ibrido ha tra le sue motivazioni primarie quella perlustrativa e quella cinestesica, che lo rendono una sorta di “mago dell'evasione”. Come spiegato anche dall’esperta Elena Garoni su Kodami, non c'è cancello, grata o porta che lo fermi se vuole uscire, e una volta trovata una “via di fuga” è probabile che prosegua nelle sue esplorazioni, macinando anche molti chilometri e allontanandosi dalla sua casa.
Il rischio, inoltre, è che possano essere scambiati per lupi e possano provocare allarmi ingiustificati o, peggio, finire davanti a persona armate di doppiette che potrebbero non avere remore a sparare. È ciò che è accaduto qualche settimana fa a Palaia, in provincia di Pisa, dove il Cane Lupo Cecoslovacco Oreste è stato ucciso durante una passeggiata in un oliveto da un cacciatore che ha sostenuto appunto di averlo scambiato per un lupo.
Chiunque avvisti i due cani nei dintorni di Barbaia è dunque invitato a segnalarlo subito al numero 3396341390.