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16 Febbraio 2024
10:21

Topo di campagna e topo domestico: quali sono le differenze e cosa mangiano

Il topo di campagna, o topo selvatico, e il topo domestico, conosciuto anche come topolino comune, sono entrambi piccoli roditori onnivori e adattati, in alcuni casi, a vivere nelle vicinanze dell’essere umano. Nonostante molte similitudini si tratta di due specie ben distinte, sia tra loro che dai ratti, con cui non vanno confusi.

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Topo di campagna e topo domestico sono due nomi usati nel linguaggio comune per riferirsi rispettivamente al topo selvatico (Apodemus sylvaticus) e al topolino comune (Mus musculus). Si tratta in entrambi i casi di piccoli roditori appartenenti alla famiglia dei Muridi, onnivori e adattati, nella maggior parte dei casi, a vivere nelle vicinanze dell’essere umano. Per via della grande somiglianza a livello morfologico sono spesso confusi tra loro anche se si tratta di due specie ben distinte.

Il topo di campagna o selvatico ha un areale più ristretto, limitato principalmente all'Europa, e a volte viene confuso anche con il topo campagnolo, o meglio arvicola campestre (Microtus arvalis), che è in realtà un altro tipo di roditore appartenente alla famiglia dei Cricetidi.

Il topolino comune, invece, è oggi presente in quasi tutti i paesi del mondo e viene chiamato domestico non perché sia una specie addomesticata dall’essere umano, ma per la sua presenza comune presso le abitazioni. Per via di questo nome improprio viene spesso confuso con il ratto domestico, effettivo discendente addomesticato del ratto bruno (Rattus norvegicus), chiamato anche ratto grigio o pantegana.

Anche i ratti appartengono alla stessa famiglia dei Muridi ma sono più grandi e facilmente distinguibili dai topi. Il ratto bruno, inoltre, è uno degli animali più diffusi del mondo e può essere trovato in ogni continente e paese del mondo ad eccezione delle zone polari.

Le differenze fisiche tra topo di campagna e domestico

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Un topo selvatico o di campagna (Apodemus sylvaticus)

Il topo selvatico e il topo comune sono piuttosto simili e difficili da distinguere l’uno dall’altro. Il primo è lungo circa 9 centimetri, a cui se ne sommano altri 9 di coda, e pesa pressappoco 18 grammi; il secondo è leggermente più grande e misura in media una ventina di centimetri totali, di cui la metà sono della coda, mentre il suo peso può arrivare fino a 25 grammi.

Il pelo del topo selvatico è di un marrone-brunastro chiaro, con delle parti bianche sul ventre e sulle zampe e, in alcuni casi, una macchia gialla tra i fianchi e il petto. Il topo domestico ha, invece, un pelo lucente che varia, a seconda dell’individuo, dal bruno-grigiastro al nero. In entrambe le specie il pelo ricopre tutto il corpo, tranne zampe, orecchie, coda e punta del muso, su cui si intravede la pelle rosa.

Sia il topo selvatico che quello domestico presentano grandi occhi neri e lucidi, che probabilmente non distinguono bene i colori per via delle abitudini crepuscolari e notturne di questi piccoli animali.

Habitat e distribuzione dei topi di campagna e dei topi domestici

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Un topo selvatico o di campagna (Apodemus sylvaticus) in una cavità naturale

L’areale del topo selvatico è limitato all’Europa e al Nordafrica: le numerose sottospecie coprono un'area che va dalla Penisola iberica all'Ucraina e a nord fino alla Scandinavia, in più questi piccoli roditori sono presenti sulle montagne del Marocco, dell'Algeria e della Tunisia, nonché in numerose isole del Mediterraneo, comprese Inghilterra, Irlanda e Islanda.

È presente in Italia sin dal Pleistocene (oltre 2 milioni di anni fa), anche se ha raggiunto le isole solo successivamente: in Sicilia tramite le frequenti connessioni con la terraferma, mentre in Sardegna grazie ad un'introduzione involontaria da parte delle prime popolazioni che si stabilirono sull'isola.

L’habitat del topo selvatico è piuttosto vario: preferisce vivere tra le siepi ma si adatta a qualsiasi ambiente che offra una copertura vegetale sufficiente e per questo è facile trovarlo anche in zone rurali, pinete, o anche nei pressi delle abitazioni, più di rado anche all'interno di esse.

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Un topolino comune o topo domestico (Mus musculus) in un’abitazione

Il topolino comune è, invece, probabilmente originario dell'Asia centrale, ma oggi questa specie è diffusa quasi in tutto il mondo, trasportato involontariamente dagli esseri umani nelle rotte di commercio via terra e mare. Per la sua grande adattabilità è stato inserito nell'elenco delle 100 specie invasive più dannose al mondo.

Oltre ad essere estremamente adattabile, si tratta di una specie spiccatamente sinantropa, ovvero che vive bene nei pressi dell’essere umano, e la si può quindi trovare comunemente in ambienti urbani e suburbani, ovunque possa trovare cibo e riparo. Il topo domestico può vivere a qualsiasi altitudine, ma la sua presenza diventa decisamente più rara nelle aree rurali ad alta quota e negli ambienti boschivi, dove sono più comuni altri roditori.

In generale, questa specie diventa rara o assente nei luoghi dove sono presenti altri animali che competono per la stessa nicchia ecologica, risultando poco efficiente come antagonista. Solo in alcune aree di più recente colonizzazione, come Australia e Nuova Zelanda, questi topi riescono a convivere con altre specie simili di roditori.

Alimentazione dei topi di campagna e dei topi domestici

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Un topolino comune o topo domestico (Mus musculus)

La dieta di entrambi questi due piccoli roditori è onnivora, ma presenta alcune piccole differenze. Vivendo in ambienti meno contaminati dalla presenza umana, i topi di campagna si cibano principalmente di semi, cereali, ghiande, noci, frutta, gemme, funghi, ma anche insetti e lumache, gusci compresi. Solitamente i maschi adulti mangiano più insetti e meno cibo vegetale rispetto alle femmine, mentre i giovani si nutrono in prevalenza di vegetali e funghi, integrando in minima parte la dieta con insetti.

Questi piccoli animali sono soliti fare scorta di cibo quando diventa più disponibile, nascondendo nocciole, ghiande o bacche in maniera simile agli scoiattoli. A differenza di questi ultimi, però, i topi sotterrano le provviste a mucchietti e non singolarmente.

I topi domestici, invece, possono trovare nutrimento anche dagli scarti degli esseri umani: consumano perlopiù prodotti di origine vegetale, ma non disdegnano di mangiare carne. Per integrare la propria dieta, questi animali possono praticare anche la coprofagia se necessario. Solitamente ricavano la maggior parte dell'acqua di cui hanno bisogno dal cibo, ma ogni tanto hanno la necessità di bere direttamente. Contrariamente a quanti molti credono, infine, i topi non sono ghiotti di formaggio e se ne cibano solo in caso di mancanza di altro cibo.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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