L'estate è la stagione dei tormentoni che risuonano nei locali, in radio e negli ultimi anni soprattutto sui social, luoghi virtuali che fungono da vere e proprie casse di risonanza delle hit estive. Quest'anno a riecheggiare ovunque è il brano di Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro dal titolo "Mille" e proprio questo successone ha ispirato Antonio Autieri ed Erika Piampiano, il primo educatore cinofilo, e entrambi creatori di contenuti web sul tema della cinofilia e non solo.
I due hanno pubblicato, attraverso il loro canale Youtube "Lui, Lei e il Cane" una divertente parodia, dal nome "Toccano il cane in mille", che sulle note della canzone originale affronta un tema caro a chiunque viva insieme a un cane: quella irrefrenabile voglia da parte di tantissime persone di toccare cani sconosciuti. Per capire cosa abbia spinto Antonio e Erika a creare questo video, ne abbiamo parlato direttamente con loro e gli abbiamo anche chiesto come fare per avvicinarci ai cani che non conosciamo e perché proprio non riusciamo a resistere alla tentazione.
Come è nata l'idea: «I nostri follower si avvicinano per scattare selfie con Lollo, noi spieghiamo come avvicinarsi a lui»
«Stavo ascoltando il brano originale mentre accarezzavo Lorenzo, il nostro cane, e il testo della parodia mi si è palesato improvvisamente, senza bisogno di ragionarci troppo – racconta Antonio Autieri, che oltre a creare settimanalmente video per il suo canale, ha un passato da cantante e lavora come educatore cinofilo a Perugia– Prima di dimenticarmi tutto, ho preso in mano il cellulare e mi sono mandato immediatamente un audio. Quando sono tornato a casa ho sistemato qualche piccolezza e ho cominciato a ragionare sul video». Il contenuto finale è la storia, romanzata, delle passeggiate che la coppia fa regolarmente insieme a Lorenzo: «Da quando pubblichiamo questi video, spesso ci fermano per strada chiedendoci di poter toccare il nostro cane – racconta – Tra l'altro Lollo è un Cane Lupo Cecoslovacco, una razza che notoriamente non ama particolarmente l'invasione dello spazio e il contatto con gli sconosciuti, quindi noi facciamo in modo di abituare i nostri follower a comportarsi correttamente con lui».
Avvicinarsi ad un cane sconosciuto senza lasciargli il tempo di analizzare la situazione e senza dargli la possibilità di comportarsi di conseguenza è in effetti un comportamento che molti pet mate detestano, ma non è sempre facile evitarlo: «Ci si avvicina gente di soppiatto da tutte le parti. I più difficili da gestire sono quelli che lo toccano arrivando da dietro. C'è anche chi si avvicina e, senza dircelo, lo abbraccia per farsi un selfie – aggiunge l'educatore cinofilo – A queste persone proviamo sempre a spiegare come muoversi meglio quando si interagisce con il cane: sarà proprio lui a mostrarci se ci si può avvicinare. Lorenzo a questo punto generalmente annusa e, passato il "test olfattivo", soprattutto se anche noi chiacchieriamo tranquillamente con la persona, si lascia andare, si rilassa ed accetta il contatto. Bisogna assolutamente evitare di avvicinarglisi diretti, rapidamente, senza chiedere a noi e senza lasciargli il tempo necessario».
Prima della parodia dell'estate 2021, Lui Lei e il Cane ha prodotto altri contenuti in grado di raggiungere buoni risultati in fatto di visibilità: «Quello che fino ad ora ha avuto più successo è stato "Il cane vive in casa con me", dove affrontiamo il tema dell'arrivo di un'amica che non accetta la presenza del cane in casa – racconta ancora il creatore del canale YouTube – Ma anche quest'ultimo video sta andando bene, proprio ora ho visto che abbiamo raggiunto le 25 mila visualizzazioni in 2 giorni e per noi è decisamente un buon risultato».
I temi trattati dai video pubblicati sulla piattaforma sono vari: dall'abbandono ai tutorial sulla gestione della vita insieme ai cani, dal tipo di guinzaglio da evitare a come superare la morte del proprio cane: «Quando abbiamo cominciato ad avere un po' di visibilità attraverso i nostri social, ho dovuto cancellare il mio sito internet professionale, perché ero sommerso di richieste – conclude Antonio Autieri – Eppure quando si cerca un educatore cinofilo non bisognerebbe basarsi sul numero di follower che ha sui social, ma sulla sua reale professionalità. Ho amici che sono molto bravi pur avendo solo qualche centinaio di iscritti alle loro pagine. La vita reale è fuori dai social e lì è dove viviamo con i nostri compagni animali».