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Anche Tiziano Ferro scende in campo in difesa degli orsi della luna o orsi dal collare (Ursus thibetanus) per liberarli dalle “fattorie della bile” in Cina e in Vietnam, dove migliaia di esemplari vengono rinchiusi in gabbia per estrarre la bile, considerato ancora oggi un “ingrediente” fondamentale per preparati pseudo-medicali molto diffusi nella tradizione orientale per curare disturbi e malanni.
«Aiutare gli animali è sempre stato importante nella mia vita. Ho salvato e adottato molti cani bisognosi, e ora voglio aiutare quei bellissimi orsi della luna, vittime della crudele industria delle fattorie della bile che li sta portando verso l’estinzione», ha detto in un video diffuso su Facebook e InstagramFerro, diventato supporter e testimonial di Animals Asia, la no-profit fondata da Jill Robinson che ha già salvato oltre 600 orsi tra Cina e Vietnam. impegnata nella liberazione degli orsi della luna.
«Sostengo Animals Asia perché si sono impegnati a salvare tutti gli orsi spezzati, ancora imprigionati nelle fattorie. Ma hanno bisogno di aiuto», ha concluso Ferro, che ha inviato ad «alzare la zampa» e a firmare la petizione lanciata dall’organizzazione animalista per chiedere la chiusura delle fattorie della bile in Vietnam, cui hanno aderito già quasi 40.000 persone.
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Il crudele meccanismo dell'industria della bile
«La crudele e inutile industria della bile d'orso in Vietnam è quasi finita – spiegano da Animals Asia – È uno degli spregevoli “traffici” che hanno spinto gli orsi della luna al punto di estinzione. Questi orsi vengono solitamente braccati e catturati in natura da cuccioli, spesso brutalmente strappati alle loro madri. Sono tenuti in minuscole gabbie e la loro bile viene estratta nel modo più doloroso che si possa immaginare per essere utilizzata nella medicina tradizionale. Il governo del Vietnam si è impegnato a lavorare con Animals Asia in modo da poter salvare questi orsi dalle fattorie della bile e portarli in santuari belli e sicuri».
A oggi oltre 10.000 orsi della luna, ma anche orsi bruni e orsi del sole, sono imprigionati nelle fattorie della bile cinesi. In Vietnam, gli orsi detenuti sono circa 1.000. In entrambi i paesi gli animali vengono regolarmente “munti” per l’estrazione della bile con tecniche invasive e dolorose che generano gravi infezioni. Una pratica ancora largamente diffusa, nonostante siano disponibili numerose alternative erboristiche e sintetiche altrettanto efficaci e a basso costo.
Gli orsi, con un tubicino che esce dall’addome e da cui stilla la bile per essere raccolta, vengono detenuti in gabbie piccolissime che in alcuni casi non permettono loro neppure di muoversi, e restano in queste condizioni anche per 30 anni. Gli esemplari allevati sono inoltre denutriti, disidratati e soffrono di molteplici patologie: una tortura quotidiana che strappa migliaia di orsi alla natura, impedendo loro di vivere in sicurezza nel loro habitat e di riprodursi, decimandone la popolazione giorno dopo giorno.
La petizione di Animals Asia: servono 250.000 firme
L’obiettivo di Animals Asia è arrivare a 250.000 firme entro marzo 2022 e intervenire in Vietnam. Uno dei risultati più eclatanti raggiunti dall’organizzazione è stata la liberazione di 101 orsi della luna dalla fabbrica di Nanning, in Cina, un risultato ottenuto grazie a un piccolo imprenditore cinese che nel 2013 la comprò con l’intenzione di cambiare la storia.
Ha così avuto inizio un’odissea durata 8 anni in cui nessuno ha mai mollato nonostante le difficoltà e gli ostacoli, burocratici e non solo: la battaglia ha consentito di strappare gli orsi alle gabbie sporche in cui erano segregati e interromperne lo sfruttamento per trasferirli nel santuario dell'associazione a Chengdu, dove troveranno spazi verdi, acqua in cui bagnarsi e tuffarsi, frutta e comodi giacigli pieni di paglia ed erba fresca.
