Tirana era una cagna libera, viveva a Rende, in provincia di Cosenza insieme ad altri cani, liberi come lei, ma adesso i rumori della città sono sfumati e le sue giornate sono scandite da abbai: è stata accalappiata il 12 ottobre insieme ai suoi cuccioli e altri cani e portata in canile.
A raccontare a Kodami la sua storia è Alessandra Guzzo, volontaria dell'associazione "Gli invisibili dei canili rifugio Cosenza ODV": «Tirana era una cagna che viveva in libertà sul territorio, insieme al suo piccolo branco e ai suoi cuccioli − racconta Alessandra − È sempre stata tranquilla e schiva, rispettosa e mai aggressiva. Non infastidiva nessuno e non ci sono mai stati problemi con persone o cani di proprietà».
Sono tanti in realtà i luoghi nel sud Italia in cui la convivenza tra umani e cani liberi è ancora possibile. Kodami aveva raccolto anche la testimonianza di Lorenzo Niccolini, fondatore dell’associazione Stray Dogs International Project, che si occupa da diversi anni di monitorare e studiare il fenomeno dei cani liberi: «Mi è capitato di incontrarli sdraiati all’entrata dei supermercati, all’ingresso, o addirittura dentro alle chiese, in pianta stabile sotto ai tavoli di bar e locali che vendono street food. A volte passano il loro tempo sonnecchiando in piazza, altre volte gironzolando nella più tranquilla area verde cittadina. Li ho visti rinfrescarsi a mollo nella fontana del paese e ripararsi all’interno di un centro commerciale. Quello che li accomuna è la loro grande capacità di strappare ai passanti una carezza ottenendo talvolta pure qualcosa da mangiare. In tutta sincerità non ho mai visto da parte dei cani di quartiere comportamenti aggressivi o che possano destare in qualche modo preoccupazione».
Eppure, a Rende si è scelto di privare questi cani della loro libertà.
«Era abituata alla confusione della città e alla compagnia di altri animali − continua Alessandra − Si fidava delle volontarie che le portavano da mangiare. È stata accalappiata e dopo l'iter sanitario è finita in un mega canile».
E a Tirana probabilmente il canile, un luogo troppo spesso privo di stimoli, fa paura: «In canile mostra segni di diffidenza ed è spaventata, ma si apre con le persone che vede più spesso e che si occupano di lei».
I volontari cercano per lei una persona pronta ad armarsi di pazienza e che possa aiutarla a fidarsi, stabilendo con lei una buona relazione. Tirana è stata sottoposta a visita veterinaria, è stata microchippata, vaccinata e sterilizzata.
Per informazioni su Tirana contattare Alessandra Guzzo al 3472211720 oppure inviare una e-mail all'indirizzo ale_g89@hotmail.it