Un cane, un maialino e un asino morti. Una decina di cani erano invece agonizzanti, debilitati e ridotti pelle e ossa. La scoperta in un terreno lager in provincia di Imperia in seguito alla denuncia arrivata all'associazione Ambulanze Veterinaria Val Nervia da alcuni vicini di casa. Nella telefonata ricevuta, i volontari erano stati avvertiti della situazione di degrado in cui erano costretti a vivere alcuni animali. Quando sono arrivati sul posto, i soccorritori si sono trovati davanti a una scena agghiacciante: a parte i resti dei poveri animali morti, molti dei cani vivi erano legati a catene corte, senza cibo né acqua, sporchi di fango. Altri due cani erano invece liberi e uno, cedendo alla fame, stava divorando i resti dell’asino morto.
«Abbiamo trovato il cane morto legato alla catena, il maialino deceduto dentro una cuccia e la carcassa di un asino in avanzato stato di decomposizione – racconta a Kodami Igor Cassini, presidente del servizio ambulanze veterinarie val Nervia – poi, abbiamo recuperato una decina di cani così magri da mostrare le ossa, lasciati con pochissimo cibo e acqua a disposizione, che sono stati trasferiti su disposizione dell'Asl imperiese nel canile di Sanremo».
Secondo i medici veterinari gli animali deceduti sarebbero morti di stenti, ma saranno le autopsie commissionate all'Istituto zooprofilattico di Torino a stabilirlo. Le indagini sono invece affidate ai Carabinieri Forestali di Imperia che nelle prossimi ore decideranno se mettere sotto sequestro la struttura e informare il pm che potrà indagare i responsabili per maltrattamenti animali.
Come si può sentire dai video inviati alla redazione, al momento del sopralluogo era presente una donna che dichiara alle autorità di essere la proprietaria del terreno, inoltre conferma che il cane era morto da giorni e che dormiva all'aperto in un blocco di cemento. La donna si giustifica dicendo: «Ma siamo in campagna», e l'ispettore ribatte: «Ma non vanno bene queste condizioni».
Nelle immagini più crude, che nel rispetto degli animali come sempre non vi mostriamo, si vede un cane pelle ossa che cerca nutrimento dalla carcassa dell'asino deceduto, il cane morto con la bocca aperta e la catena intorno al collo (potrebbe anche essersi strozzato nel tentativo di fuggire a quelle condizioni) e il maialino che ha cercato riparo nella cuccia dove invece ha trovato la morte.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e servirà nell'indagine giudiziaria. Secondo fonti interne, il responsabile del benessere di questi animali si trova già in carcere per aver sparato in testa a un maialino uccidendolo, aver ripreso la scena e averla postata in un video su Youtube. In sua assenza qualcuno, probabilmente la compagna, avrebbe dovuto provvedere agli animali con le conseguenze che sono ormai purtroppo note.