Aveva appiccato un incendio nel suo appartamento, deciso a togliersi la vita, ma nel rogo a morire era stato invece il suo cane, una meticcia di sette anni. Lui, un ragazzo di 25 anni che ai tempi soffriva di depressione e disturbi dell’umore, fortunatamente è sopravvissuto e da quell’esperienza terribile ha deciso di cambiare la sua vita e dedicarla agli animali.
Come raccontato da Il Messaggero, i fatti risalgono al maggio del 2019. In quel periodo il giovane è in cura presso un centro di igiene mentale, è in estrema difficoltà e lotta quotidianamente con pensieri suicidi che, il 22 maggio, lo spingono al gesto estremo. In piena crisi appicca un incendio, deciso a togliersi la vita. Il fumo e le fiamme però mettono in allarme i vicini, che chiamano il 112: quando i vigili del fuoco e gli operatori del 118 arrivano sul posto, insieme con la polizia, il ragazzo è ancora vivo, ma per la cagnolina con cui da 7 anni condivideva la vita non c’è ormai più nulla da fare.
Il ragazzo, distrutto e sotto choc, era stato immediatamente portato in ospedale per le cure, e aveva avviato un percorso di riabilitazione con il centro di salute mentale. Accusato di incendio, era stato condannato a un anno di reclusione, con pena sospesa, mentre era stato assolto dall’accusa di uccisione di animali: il giudice ha riconosciuto in lui il dolore e il pentimento, che si è concretizzato con la decisione di dedicare la sua esistenza e la sua carriera a curare e assistere gli animali.
Non appena è tornato alla vita di tutti i giorni, infatti, il giovane ha avviato un’attività di dog sitter, occupandosi con amore e dedizione dei cani che gli sono stati affidati. Con il pensiero sempre rivolto alla sua compagna di vita, vittima collaterale di quel malessere profondo che un giorno di maggio lo ha spinto a compiere il più estremo dei gesti.