Isolata per la prima volta nella bile del toro, da cui deriva il suo nome, la taurina è un composto abbondante in tutti i tessuti animali, essenziale per il gatto. Più esattamente si tratta di un aminoacido non proteico, fondamentale per la corretta funzionalità del cuore e della retina, che il gatto deve necessariamente assumere con la dieta.
Difficilmente chi ospita un gatto in casa si preoccupa della carenza di taurina nella sua dieta. In realtà, questa evenienza è rara, ma certamente non impossibile. Questo perché il gatto è estremamente sensibile ad una carenza di questo aminoacido, che può dare danni anche irreversibili in relativamente poco tempo se non ingerito nelle giuste quantità.
Che cos'è la taurina?
Come accennato, la taurina è un aminoacido essenziale, non proteico, ovvero non incorporata all'interno di lunghe proteine, ma piuttosto libera in abbondanza in tutti i tessuti animali. I gatti che vivono allo stadio selvatico quindi se la procurano da soli cacciando ed è interessante sapere che il topo ne contiene una quantità molto elevata.
Per questo i nostri gatti, eredi di cacciatori che ne hanno trovato grandi quantità pronto uso nel loro cibo per migliaia di anni, hanno perso la possibilità di sintetizzarla da soli, a partire da metionina e cisteina, come accade ad esempio nell'uomo. Il ragionamento è semplice: in natura, ciò che non serve viene eliminato, perché è solo una “spesa” inutile per l'organismo. Questo vale anche per gli enzimi deputati a determinati processi metabolici, che vengono eliminati in quanto ridondanti quando non utilizzati, come nel caso del gatto e della taurina.
Dove si trova la taurina in natura?
La taurina è contenuta quindi in tutti gli alimenti di origine animale (compresi pesce e uova), ma ne sono particolarmente ricchi soprattutto i muscoli e gli organi dei mammiferi. La cottura influenza la presenza di taurina, come molti sapranno, nel cibo dei nostri gatti, causandone una sostanziale deplezione. Poiché è molto sensibile al calore, negli alimenti industriali viene in genere aggiunta in grandi quantità e anche in una dieta cotta per gatti ne andrebbe sempre prevista l'integrazione.
Il fabbisogno di taurina nel gatto
La taurina svolge diversi ruoli fondamentali nel gatto e in altri organismi superiori. Ad esempio è fondamentale per la sintesi degli acidi biliari, deputati alla digestione dei grassi nell’intestino. Assieme allo zinco e ad alcune vitamine, la taurina è fondamentale per la visione e una sua carenza può portare infatti a una atrofia retinica progressiva, con perdita della vista.
La taurina è presente in abbondanza nel muscolo, in particolare in quello cardiaco, dove aiuta la contrattilità del miocardio. Una sua carenza porta quindi ad un danno progressivo del muscolo cardiaco, fino ad arrivare a quella che viene definita miocardiopatia dilatativa, patologia estremamente grave che può mettere a serio rischio la vita del nostro gatto.
Il gatto adulto, secondo le linee guida nutrizionali della FEDIAF, deve assumere fra 250 e 500mg di taurina al giorno, ma questo fabbisogno può essere più alto durante la crescita, la gravidanza e l'allattamento.
I sintomi della carenza di taurina nel gatto
Come abbiamo visto, sono due gli organi che risentono maggiormente della carenza di taurina: l'occhio e il cuore. I gatti che assumono quindi una quantità insufficiente di taurina potrebbero dimostrare improvvisa cecità, associata o meno a sintomi nervosi di vario tipo, come convulsioni o tremori.
Anche la stanchezza eccessiva può essere un sintomo di carenza di taurina, per via dei suoi effetti sul cuore. Quando infatti il gatto va incontro ad una miocardiopatia dilatativa da carenza di taurina, con il progredire della patologia, non sarà più in grado di pompare adeguatamente il sangue nei vari distretti dell’organismo.
Sintomi più rari da vedere, se non in gatte fattrici, ma non per questo meno importanti possono essere deficit riproduttivi, come idrocefalo o anencefalia dei gattini.
La carenze di taurina provoca danni non sempre reversibili. Anche integrando infatti a volte le patologie sono talmente gravi, da portare a morte il soggetto. Fondamentale quindi conoscere i sintomi della carenza e, soprattutto, prevenirla in ogni modo!
Come integrare la taurina nella dieta del gatto
Per evitare carenze di taurina nel gatto bisogna fare molta attenzione a quel che gli diamo da mangiare. Nel caso degli alimenti commerciali il primo punto è quello di evitare diete vegetariane o vegane per gatti. Sappiamo infatti che la taurina è naturalmente presente negli alimenti di origine animale e che, di conseguenza, chi produce un alimento vegano per gatti si premuri di integrare adeguatamente il suo prodotto, al fine di evitare carenze. Questo purtroppo non è sempre vero e sono già diverse le segnalazioni presenti nella letteratura medico-scientifica al riguardo. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Altro aspetto che dovrebbe farci suonare il campanello d'allarme, riguarda i gatti iper-selezionatori. Infatti può capitare che il nostro gatto, per via dei suoi gusti diciamo un filino difficili, ci porti a somministrargli solo cibo umido. Attenzione, perché molti alimenti umidi sono complementari, ovvero non completi e devono essere somministrati solo come “extra”. Come fare a saperlo? Facile, basta leggere l'etichetta, dove per legge deve sempre essere indicata la dicitura “alimento completo” o “alimento complementare”.
Per chi segue una dieta fresca con il proprio gatto, il miglior modo per prevenire una carenza di taurina è integrarla. Questo è vero soprattutto se si tratta di una dieta cotta, dato che abbiamo detto che è sensibile al calore. Anche per chi segue la dieta BARF però, dove il cibo viene fornito crudo, i rischi non sono zero. Specialmente nel processo di congelamento e scongelamento infatti, la taurina potrebbe andare in parte persa ed è quindi più prudente integrarla se non si fornisce carne fresca di giornata al proprio gatto. Le dosi sono di 250mg a gatto al giorno.