Era fermo e sofferente a bordo strada, probabilmente dopo essere stato investito da un mezzo pesante. Un tasso è stato recuperato nelle campagne tra Canosa e Loconia dall’Anpana. L’animale riporta la parte posteriore completamente paralizzata e i veterinari stanno facendo tutto il possibile per salvarlo.
A segnalare la sua presenza è stata una persona che si trovava di passaggio da lì e che, riconoscendo un corpo immobile a bordo strada, ha immediatamente pensato di interpellare il personale competente. La chiamata è arrivata a Sabino Massa e Saverio Di Gennaro, due delle guardie zoofile qualificate per intervenire sulla fauna selvatica in forza all’associazione.
«Siamo stati chiamati alle ore 8 da un passante che ci segnalava la presenza di un tasso ferito sul ciglio della strada – hanno raccontato a Kodami i referenti dell’Anpana di Canosa – il recupero non è stato molto semplice, perché l’animale era impaurito. Si mostrava molto aggressivo nei confronti degli operatori. Si tratta di una femmina. Ricordiamo che stiamo parlando di una specie protetta».
In effetti la presenza di questo mustelide si è fatta sempre più rara, condizionata dalla difficile convivenza con l’uomo. In alcune zone della Puglia è tornato a farsi segnalare dopo anni di assenza. Si tratta di un animale notturno che si muove quando cala la luce per cercare cibo. L’ipotesi è che si sia avventurato sulla strada durante la notte e che un mezzo lo abbia investito, ovviamente senza curarsi di informare i soccorsi come prescritto dalla legge, anche laddove si tratti di fauna selvatica.
L’interessamento dell’assessorato all’ambiente del Comune di Canosa e della Polizia Locale ha consentito il trasferimento immediato presso l’Osservatorio Faunistico di Bitetto per cercare di salvare l’animale. Nell’ultimo anno i salvataggi di individui appartenenti a questa specie sono stati diversi. Particolarmente curioso è stato il caso di Barletta, quando un vigilante se ne trovò uno a gironzolare per il castello dopo l’orario di chiusura. Anche in altre regioni, ad ogni modo, si registrano episodi simili, anche purtroppo più drammatici, come quello di Monza, dove un altro esemplare solo pochi giorni fa è stato vittima della velocità.
Come già spiegato da Kodami le stime sulle morti di animali selvatici toccano il numero di due milioni e mezzo. Una strage silenziosa causata soprattutto dall'invasione degli habitat da parte delle strade, che “tagliano” le aree dove questi hanno sempre vissuto costringendoli ad attraversarle frequentemente per potersi alimentare, per bere o per cercare aree di rifugio. L'appello, in caso di investimento, è di non girare la testa dall'altra parte ma di contattare immediatamente le forze dell'ordine per consentire un soccorso immediato all'animale ferito.