È un esemplare che pesa ben 85 kg e ha una lunghezza del carapace di 80 cm, dimensioni davvero eccezionali per i nostri mari. E anche in virtù di tanta prestanza fisica, è stato ribattezzato Osimhen, come l'attaccante della squadra di calcio del Napoli in testa alla classifica del campionato. La tartaruga marina, un maschio adulto di Caretta caretta, è stata recuperata da un peschereccio della marineria di Salerno a largo Maiori, dove era finita incastrata in una rete da pesca.
Ma anche grazie alla collaborazione dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella, il rettile da record è arrivato sano e salvo al Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dhorn di Napoli, il centro specializzato nello studio e nella conservazione delle tartarughe marine. Fortunatamente, l'imponente maschio è sopravvissuto alla disavventura che avrebbe potuto causarne l'annegamento, la morte per traumi o per embolia e se, come si augurano gli esperti, si riprenderà presto, sarà liberato in natura nelle acque del golfo di Napoli prima dell'arrivo della primavera, appena in tempo per l'inizio della nuova stagione riproduttiva.
«Nei mesi invernali le Caretta caretta, per le basse temperature del mare, sono più fragili. Rischiano di annegare o di morire per traumi o embolia quando restano intrappolate in una rete da pesca. Fondamentale quindi la collaborazione dei pescatori che segnalano le tartarughe catturate accidentalmente», hanno commentato dall'AMP Punta Campanella. Ancora una volta, la sinergia tra pescatori, aree protette e ricercatori, hanno fatto la differenza per salvare la vita di questo prezioso esemplare.
L'Area Marina Protetta di Punta Campanella si estende per ben 33 km a largo della penisola sorrentina ed è impegnata in numerose attività di tutela della biodiversità e sensibilizzazione, come il progetto Life Delfi, che si occupa di mitigare le interazioni, spesso negative, tra i delfini e la pesca. Ma da diversi anni ormai, l'AMP è impegnata attivamente da tempo anche per la tutela delle tartarughe marine, sia per il monitoraggio dei nidi che per il recupero degli esemplari feriti o vittime collaterali della pesca.
È il cosiddetto bycatch, la cattura accidentale di specie non-target come cetacei, mammiferi marini, squali e tartarughe. Fortunatamente, anche grazie a numerosi progetti in sinergia coi pescatori, la sensibilità verso questa tematica sta aumentando sempre più in tutto il mondo, così come il numero degli animali salvati. Globalmente considerata Vulnerabile dalla IUCN, la tartaruga marina, anno dopo anno, sta lentamente aumentando il suo raggio d'azione, complice anche l'aumento delle temperature globali e la crescente attenzione e sensibilità verso questi animali, un tempo gravemente minacciati.
Se tutto andrà bene e verrà rilasciato, anche il gigantesco Osimhen riuscirà presto a dare il suo contributo per la nuova stagione di nidificazione.