Si è avventurata lungo la provinciale tra Alessano e Tricase, in Salento, camminando sul sottile cordolo erboso nei pressi dei caratteristici muretti a secco pugliesi e poi direttamente sull’asfalto, a pochi passi della auto, rischiando di essere investita: protagonista della vicenda una testuggine gigante africana, Geochelone sulcata, scappata da un agriturismo della zona e finita sulla superstrada.
La tartaruga è stata notata da decine di automobilisti increduli, che hanno subito avvisato le autorità. Uno di loro si è fermato, ha bloccato l’animale ed è rimasto a controllarlo sino a quando sul posto non sono arrivate le guardie zoofile insieme con il personale veterinario della Asl. Gli accertamenti hanno evidenziato che la tartaruga era regolamenta dotata di chip e certificato Cites, e i titolari di un vicino agriturismo hanno confermato che si era allontanata dalla struttura riuscendo a guadagnare la strada, fortunatamente senza finire investita o ferita e senza provocare incidenti.
Geochelone sulcata, identikit della tartaruga gigante africana
L’episodio ha comunque attirato parecchia attenzione, anche alla luce delle dimensioni della tartaruga e della sua rarità. La Geochelone sulcata, o Centrochelys sulcata, meglio nota come testuggine africana, è la terza specie di tartaruga più grande al mondo, la più grande continentale e l’unica del genere Centrochelys. Si tratta della tartaruga di terra più grande originaria del continente africano, e i maschi possono arrivare a pesare sino a un quintale. Il suo habitat originario comprende Paesi come il Ciad, l’Etiopia, il Mali, il Niger, il Senegal e il Sudan, zone boschive e molto secche in cui le temperature restano costanti intorno ai 30-31 gradi.
La testuggine africana è inserita nella lista rossa dell’'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, ovvero l’elenco di specie considerate a rischio estinzione, ed è classificata come "In pericolo". Caccia e inquinamento sono i suoi nemici primari, ed è protetta dalla Convenzione di Washington – Cites – che regolamenta il commercio internazionale di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione: è presente nell’Appendice II, che comprende le specie per cui il commercio è regolamentato a livello internazionale.