È stata trafitta da un colpo di fiocina partito frontalmente. Le sue condizioni purtroppo sarebbero drammatiche. Il personale del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera sta provando in tutti i modi a salvare una tartaruga caretta caretta recuperata lo scorso giovedì a circa un miglio dalla costa all'altezza di Torre Pali, località balneare della provincia di Lecce.
Ad avvistarla sono stati due turisti baresi che stavano navigando nella zona. Immediatamente si sono resi conto che la tartaruga nuotava con difficoltà trascinando con sé un oggetto che galleggiava. Si trattava di un fucile arbalete da pesca subacquea, ancora attaccato con il suo elastico al corpo dell'animale. Le due persone hanno immediatamente cercato su internet i contatti del più vicino centro recupero, rintracciando il contatto telefonico di quello di Calimera.
La tartaruga è una femmina riproduttiva di circa una trentina di anni. Probabilmente avrà già deposto le sue uova sulla costa in queste settimane. Una circostanza che rende più grave l'episodio considerato che il clima caldo sta facendo nascere molti più esemplari di sesso maschile, aumentando le attenzioni sul destino della specie.
Piero Carlino, Direttore del Centro, non ha nascosto l'indignazione per la situazione che si è ritrovato davanti: «Non ho parole – ha raccontato a Kodami – sicuramente si è trattato di un colpo di fiocina volontario perché il colpo è partito frontalmente. Delle due l'una: la persona che ha commesso questo gesto o ha cercato di colpirla per catturarla oppure ha sparato perché se l'è ritrovata davanti e si è spaventato. Sicuramente, però, non deve trattarsi di un sub professionista. Il fatto che non abbia utilizzato un coltello e non sia riuscito a tagliare la fiocina è significativo».
Non è la prima volta che si verifica un episodio simile. Nel 2020 un'altra tartaruga era stata colpita con un colpo partito dall'alto: «In quel caso, però, era più probabile che si trattasse di un errore – aggiunge Carlino – per come era avvenuto poteva essere stata scambiata per un grosso pesce. Quella volta la tartaruga fu soccorsa, curata e rimessa in libertà. In questo caso sarà più difficile». La sua situazione appare infatti drammatica. La punta della fiocina ha creato una lesione ai polmoni. Sta perdendo sangue dal naso e dalla bocca ed è impossibile estrarla chirurgicamente perché le sue condizioni non permetterebbero di assimilare l'anestesia.
La lucidità dei due turisti è tuttavia encomiabile. Laddove si avvisti una tartaruga in difficoltà è bene rivolgersi a personale qualificato, attraverso i centri di recupero dislocati sul territorio che forniscono tutti i contatti e le indicazioni utili per garantire la salvaguardia delle tartarughe. Nel leccese il Centro Recupero per Tartarughe Marine di Calimera risponde al numero di telefono 320 658 6551 e all'indirizzo mail crtm@msns.it.