Un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta è stato soccorso al largo della spiaggia di Levanto, in provincia della Spezia, in Liguria, dalla Guardia Costiera. Si tratta di un animale di giovane età, il cui sesso non è ancora definibile, segnalato alla sala operativa della Guardia Costiera di La Spezia dal WWF durante un’uscita di monitoraggio del progetto “Vele del Panda”.
L’intervento si è reso necessario perché la tartaruga, pesante circa 12 chilogrammi e lunga 46 centimetri, sembrava avere problemi a nuotare e a immergersi. La Capitaneria di Porto di Genova, ente coordinatore regionale, in accordo con l’Acquario di Genova ha quindi deciso di inviare sul posto, a circa 4 miglia dalla costa di Levanto, il nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di stanza a Genova, già in zona per operazioni d’istituto, così da recuperare l’animale e portarlo poi nel centro di recupero per tartarughe dell’Acquario.
Una volta arrivata Venus – così è stata ribattezzata – è stata presa in carico dallo staff medico veterinario della struttura che ha effettuato tutti i controlli e gli esami diagnostici. Da un primo controllo si sono escluse ferite e presenza di ami, lenze o corpi estranei nel primo tratto della cavità orale, ma l’esemplare è stato sottoposto a radiografia, esami del sangue e tamponi per capire se possa soffrire di quale patologia o sia rimasta ferita da attrezzatura da pesca. Ami e lenze, infatti, rappresentano per le tartarughe marine una minaccia mortale, così come le eliche delle imbarcazioni.
Venus è stata quindi trasferita in una delle vasche curatoriali non visibili al pubblico dedicate all’attività di soccorso tartarughe, dove ha già mostrato interesse nei confronti del cibo. Lo staff dell’Acquario proseguirà nei prossimi giorni il monitoraggio del suo stato di salute. Lo scorso anno proprio la spiaggia di Levanto era stata al centro dell’attenzione per la deposizione delle uova da parte di una tartaruga che i bambini della cittadina avevano scelto di chiamare Alice. Non appena era arrivata conferma della nidificazione il punto era stato immediatamente recintato e sottoposto a monitoraggio, ma a settembre, quando si attendeva la schiusa, analisi approfondite avevano purtroppo confermato che nessun uovo era fecondato, e nessuno dunque si era schiuso.
La nidificazione di Levanto, insieme con quella di Finale Ligure, aveva però confermato il ritorno della caretta caretta in Liguria, dove l’attività di pronto soccorso tartarughe è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio Cites, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la Guardia Costiera. Si tratta di attività che rientrano nell’ambito di quelle previste dal Protocollo d’intesa vigente tra la Direzione Marittima della Liguria e l'Acquario di Genova, che ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di promuovere un messaggio di massima sensibilità ambientale per incentivare il necessario cambiamento culturale finalizzato al massimo rispetto dell’ambiente marino.