Una tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) è stata trovata in un giardino privato di Capena, Comune alle porte di Roma. A individuarla il padrone di casa, che ha subito capito di avere davanti un animale particolare e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
Sul posto sono arrivati i Carabinieri di Capena e i Carabinieri forestali di Sant’Oreste che hanno a loro volta convocato il naturalista ed etologo Andrea Lunerti per il recupero. Una volta sul posto, Lunerti ha individuato nell’animale un esemplare di tartaruga azzannatrice e con tutte le precauzioni del caso l’ha catturata. Sarà lui a tenerla in custodia sino a quando non verrà individuato un centro adatto al recupero e alla gestione di questo rettile, una specie la cui detenzione da parte dei privati è vietata, come stabilito da un Decreto del ministero dell’Ambiente del 1996.
La tartaruga azzannatrice è infatti inserita tra le specie considerate pericolose per la salute e la pubblica incolumità. È nota per la velocità e la potenza del morso: uno studio pubblicato sul Journal of Evolutionary Biology ha confermato che la forza della mascella di una azzannatrice ha tra i 208 e i 226 Newton, mentre quella dell'area dei molari dell'uomo oscilla tra i 300 e i 700. Nonostante questo, le tartarughe azzannatrici vengono spesso acquistate da privati per poi essere regolarmente abbandonate quando crescono ed emerge la complessità nel dover gestire un animale di questo genere, certamente non abituato a vivere in cattività, men che meno in abitazione. Da qui il crescente numero di ritrovamenti in luoghi pubblici e corsi d'acqua.
Ne è dimostrazione il fatto che esattamente un anno fa un altro soggetto era stato trovato a Roma, in una vasca condominiale di un palazzo di Monteverde. Anche in quel caso era intervenuto Lunerti, che aveva recuperato il rettile prima che potesse ferire con il suo morso qualche residente deciso a toglierla dalla vasca. E sempre a Roma i laghetti e gli specchi d’acqua dei parchi sono diventati casa di centinaia di tartarughe dalle orecchie gialle (Trachemys scripta scripta), una specie alloctona altamente invasiva che viene spesso acquistata piccola e abbandonata quando inizia a crescere. Con conseguenze anche molto gravi sugli ecosistemi.