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8 Ottobre 2023
10:13

Tagliole in un terreno contro i gatti delle colonie: micio mutilato a Taggia

La denuncia di Accademia Kronos: «Chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, l’amministrazione intervenga e denunci il maltrattamento».

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Il gatto ferito a Taggia (IM)

Non vogliono che i gatti di una colonia felina entrino nel loro terreno, piazzano le tagliole e un micio perde una zampa. Da Taggia, in provincia di Imperia, arriva una storia di crudeltà e intolleranza che ha visto un gatto libero finire mutilato della zampa posteriore sinistra, condannato ad atroci sofferenze solo per aver varcato un confine.

L’episodio è stato denunciato da Accademia Kronos per voce del presidente imperiese Giuseppe Gandolfo. La segnalazione è partita da alcune volontarie che si occupano delle colonie feline della zona vicina a un terreno dove sorge una punto vendita di prodotti agricoli. «Il proprietario non vuole la presenza dei gatti, come viene comunicato da cartelli affissi alla rete di recinzione – spiega Gandolfo – in un altro cartello affisso alla rete viene comunicato anche che nel terreno sono posizionate delle tagliole (vietate per legge), le quali hanno ferito un gatto che ha subìto l’amputazione di una zampa. Per questo motivo le volontarie hanno chiesto l'intervento delle forze dell’ordine, in particolare la Polizia Locale».

«Nonostante l'intervento il problema non si è risolto – conclude il presidente della sezione imperiese di Accademia Kronos – anzi si è ulteriormente aggravato con la distruzione di alcune casette per il ricovero dei gatti. Quindi chiediamo all’amministrazione di intervenire e, se necessario, denunciare per maltrattamento di animali il proprietario dei terreni vicino alla colonia,  e di  risolvere  questo problema in tempi brevi per il bene degli animali».

Sulla vicenda sono in corso dunque gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine, ma se venisse dimostrata la responsabilità, il proprietario del terreno rischia sino a un anno di reclusione. L’articolo 544-ter del Codice Penale punisce infatti il maltrattamento di animali con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro, “chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona una lesione ad un animale o lo sottopone a sevizie, o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche”.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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